Sommario. Il
Ticino, già appartenuto al ducato di Milano, fu ceduto ai
confederati all'inizio del XVI secolo e compreso nel cantone di Uri.
Nel 1798, con la costituzione della Repubblica Elvetica, fu suddiviso
nei cantoni di Lugano e Bellinzona, riuniti e entrati nella
confederazione come Canton Ticino.
Tessin, dal 1804
Bandiera adottata il 27
settembre 1804 e regolamentata nel 1930 per quanto riguarda la
disposizione dei colori, che è diversa rispetto a quella dello
stemma, partito di rosso e d'azzurro. L’origine dei colori ha dato
spazio a molte fantasiose interpretazioni (colori di Parigi in omaggio
a Napoleone, o del presunto stemma di Dante per via della lingua
parlata nel cantone, o anche azzurro per l’Italia e rosso per la
Svizzera); le due tinte sono comunque riconducibili ad insegne militari
di oltre un secolo più antiche rispetto alla data di adozione.
Sommario. Il
Vaud, già appartenuto alla Savoia, fu assoggettato dal cantone
di Berna nel 1536. Nel 1798, approfittando dell'arrivo dei francesi, si
sollevò e proclamò l'indipendenza come Repubblica del
Lemano per essere subito ammesso alla Repubblica Elvetica come cantone
del Lemano. Nel 1803 aderì alla confederazione come cantone
autonomo.
Repubblica del Lemano, République Lémanique, 1798
Bandiera adottata alla
proclamazione di indipendenza della Repubblica del Lemano (24 gennaio
1798) e durata fino
al 30 marzo 1798 quando venne costituito il cantone del Lemano.
Il verde sulle coccarde, sui nastri e sulle bandiere, considerato
il colore degli uomini liberi, rappresentava il nuovo ordine politico
del 1798.
Waadt, Vad, dal 1803
Bandiera adottata il 16
aprile 1803, con l'analogo stemma. Espressione degli ardori politici
della fine del XVIII secolo, la bandiera ricordava quella della
Repubblica Lemanica, dalla quale aveva ereditato il senso del motto.
CANTONI (Indice) Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/81
Sommario. Il
Vallese fece parte della confederazione senza essere un soggetto
politico fino all'occupazione francese del 1798 e all'integrazione
nella Repubblica Elvetica. Nel 1802 fu eretto in stato sovrano come
Repubblica Rodanica, ma nel 1810 fu annesso alla Francia da Napoleone.
Nel 1815 entrò nella confederazione, come ventesimo cantone
(dopo il gruppo del 1803).
Repubblica del Vallese, Repubblica Rodanica, République du
Rhône, 1802-1810
Bandiera della
repubblica costituita il 4 settembre 1802 e durata fino all'annessione
alla Francia nel 1810. Proporzioni circa 5/6. Il numero delle stelle
era
pari al numero delle divisioni amministrative - e come quello soggetto
a variazioni - dette Zenden, “decime” perché nel
medioevo erano tributarie alla signoria della decima parte del reddito
agricolo. Lo stemma da cui le bandiere sono derivate è
dell’epoca di papa Giulio II (1512) o poco prima, mentre i colori
sarebbero ripresi da vessilli vescovili della prima metà del XII
secolo.
Wallis, Valais, Vallais, dal 1815
Bandiera adottata il 12
maggio 1815. Rispetto a
quella della Repubblica Rodanica, il numero delle stelle è
salito a
tredici, in seguito alla creazione di una nuova decima, quella di
Conthey. Drappo quadrato.
Sommario. Il
principato di Neuchâtel fu riconosciuto stato sovrano nel 1648.
Acquisito nel 1707 da Federico I di Prussia, fu governato da sovrani
prussiani fino all'occupazione francese del 1798. Nel 1806 Napoleone
ricostituì il principato in favore del suo maresciallo Berthier.
Con la restaurazione, nel 1815, tornò ad essere un principato
prussiano e come tale aderì alla confederazione, unico cantone
con ordinamento non repubblicano. Nel 1848, anche Neuchâtel ebbe
uno status repubblicano.
Principato di Neuchâtel, Principauté de
Neuchâtel, Fürstentum Neuenburg,
c. 1350-1798, 1814-1836 e 1848
Bandiera del principato
(contea fino a 1648) in uso dal secolo XIV fino al 1798. Di nuovo
introdotta nel 1814,
sostituita il 22 marzo 1836 e ripresa per poche settimane dal marzo
all'aprile del 1848. Tuttavia non è stata dimenticata e ancor
oggi è spesso alzata dai cittadini di Neuchâtel. La
bandiera,
armeggiata, ricalca l'antico e tradizionale stemma della contea, noto
dal 1344 e a sua volta derivato dalla semplificazione di un precedente
scudo (1240) con numerosi pali.
Principato di Neuchâtel, Principauté de
Neuchâtel, 1806-1814
Bandiera di stato nel
periodo napoleonico, dal 1806 al ritorno dei prussiani nel 1814. Lo
stemma era stato creato per il maresciallo Berthier al quale fu
affidato il principato: all'arma tradizionale del principato era stato
aggiunto il capo dell'impero; lo scudo era accollato a due bastoni da
maresciallo in decusse e circondato dal collare della Gran Croce della
Legion d'Onore. Il tutto posto
su un manto ermellinato con corona ducale.
Principato
di Neuchâtel Principauté de Neuchâtel, Fürstentum Neuenburg,
1836-1848
Bandiera adottata il 22
marzo 1836 per decreto di Federico Guglielmo III di Prussia e abolita
con la caduta della monarchia il 10 marzo 1848. Il nero e il bianco
erano i colori prussiani, mentre l'arancione era quello di una coccarda
diventata popolare al tempo dell'occupazione francese prima del 1806.
Neuenburg, dal 1848
Bandiera adottata l'11
aprile 1848 in seguito
alla proclamazione della repubblica. I moti del 1848 portarono
l'ordinamento
repubblicano anche nell'ultimo cantone monarchico della confederazione,
e
la nuova bandiera, adottata insieme all'analogo stemma, sottolineava
l'avvenimento;
era infatti un tricolore ispirato probabilmente al movimento
risorgimentale
allora in atto in Italia. La crocetta rossa denunciava l'appartenenza
alla
confederazione.
Sommario. Ginevra
restò per molti anni sotto la tutela dei bernesi, fino al 1792,
allorché ispirandosi alla rivoluzione francese si dette una
costituzione repubblicana. Nel 1798 fu annessa alla Francia. Tornata
indipendente nel 1813, aderì alla confederazione nel 1815.
Repubblica di Ginevra, République de Genève,
1794-1798
Ginevra, già
protettorato bernese, proclamatasi repubblica nel 1792 sull'onda della
rivoluzione francese, ebbe alcune bandiere improvvisate e non
ufficiali. Quella introdotta nel 1794 fu finalmente regolamentata il 5
agosto 1797. Era un tricolore orizzontale a strisce diseguali in
rapporto 7/2/7. Abolita con l'annessione alla Francia il 22 aprile
1798. I colori, d'origine imperiale, erano anche quelli propri della
città e i medesimi dell'attuale bandiera cantonale.
Genf, Genève, Genevra, dal 1814 (sec. XV)
Bandiera adottata con
l'analogo stemma nel 1814. Derivata da quella propria della
città, nota dalla metà del XV secolo e ricalcante lo
stemma. Quest'ultimo si formò
nel 1446 dall'unione dello scudo imperiale (aquila nera in campo d'oro)
con un precedente stemma recante le chiavi di san Pietro, patrono
dell'antico vescovato, allora d'oro in campo rosso.
Sommario. Il
cantone di Giura è annoverato come l'ultimo della
confederazione, essendosi costituito solo nel 1978, separandosi da
quello di Berna. Le tendenze separatiste, giustificate soprattutto
dalla francofonia, sono tuttavia molto più antiche. Nel 1792-93
si formò, sul medesimo territorio, la Repubblica Rauracica,
ispirata dalla rivoluzione francese.
Più recentemente, nel 1950, sorse il movimento cosiddetto dei Béliers
tendente a fare del Giura un cantone a
sé, e nel 1970 cominciò la serie dei referenda
che avrebbero portato all'effettiva separazione.
Repubblica Rauracica République Rauracienne, 1792-1793
Bandiera della
repubblica indipendente formatasi nel 1792 nella parte settentrionale
del vescovato di Basilea (il suo nome era derivato dai Ràuraci,
popolazione celta anticamente stanziata tra il Reno e l'Aare). Identica
a quella francese, entrò in vigore con la costituzione del 26
novembre insieme alla coccarda dai medesimi colori. Il 23 marzo 1793 la
repubblica fu unita alla Francia.
Jura, dal 1977
Bandiera approvata allo
stato di progetto il 12 settembre 1951 e adottata il 20 marzo 1977. Dal
1° gennaio 1979
effettiva bandiera del cantone che nacque ufficialmente in tale data.
Il pastorale ricorda l'appartenenza del Giura bernese al vescovo di
Basilea
e le sette strisce rappresentano i sette distretti cantonali.