Stendardo del presidente
della repubblica, in mare e come capo supremo delle forze armate,
adottato il 4 novembre 1997 unitamente a una serie di bandiere
marittime. Proporzioni 3/5. L'emblema sulla bandiera è lo stemma
nazionale adottato il 23 febbraio 1993; esso consiste in una coccarda
con i colori nazionali posata su un ramo di quercia e una spiga di
grano; accollata una stella bianca bordata di giallo a otto punte, tra
le quali sono poste altre otto stelline simili (per gli otto popoli
turchi); al centro arde la fiamma della libertà, che si
può anche intendere come simbolo dei giacimenti petroliferi di
cui è ricco il paese.
Stendardo del presidente
della repubblica, adottato con decreto presidenziale del 15 novembre
2008. Corrisponde alla bandiera nazionale in forma quadrata e con
frangia dorata recante al centro l'emblema nazionale
anziché il crescente e la stella. Stando al decreto, l'emblema
dovrebbe apparire in
oro, ma in pratica è nei colori propri.
Bibliografia
Le Cabinet des drapeaux, 8, 1995 - Gaceta de
Banderas, 55, 1999 - Vexillographia, 2010
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Bandiera della capitale
dell'Azerbaigian, descritta di recente. Drappo azzurro con lo stemma
della città. Tale stemma è una riedizione moderna
dell'antica arma del governatorato di Baku, risalente al 1878, di nero
alle tre fiamme d'oro poste 1,2. Le fiamme alludono ai campi
petroliferi e di gas naturale che abbondano nella penisoletta di
Abseron ove sorge la città. Nel secondo quarto del primo stemma
di Baku (1843), inquartato, c'era una rappresentazione figurata delle
fiamme uscenti dal terreno. Le onde alla base della versione moderna
indicano la posizione marittima della capitale. La punta di nero
rappresenterebbe i giacimenti di petrolio sottomarini.