AVVERTENZA
All’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, vari gruppi etnici e
amministrazioni locali approfittarono della situazione per dichiararsi
autonomi o perfino sovrani e indipendenti. Tuttavia, questa caotica
miscela, una volta decantata, ha prodotto come stati indipendenti
"solo"
le ex Repubbliche Socialiste Sovietiche, mentre le autonomie
sono più o meno rimaste quelle che già esistevano nel
precedente sistema. Con in più alcuni focolai separatisti. Tutti
questi soggetti si affrettarono ad alzare nuovi vessilli o a cambiare
quelli che avevano. In un simile contesto, notizie su nuove bandiere
circolarono a profusione, senza la possibilità di un serio
controllo. Alcuni pseudo-vessillologi, forse con l’intenzione di
stupire con inutili scoop, annunciarono l’adozione di nuovi
simboli, fornendo persino date precise e circostanziate. Col tempo, una
dopo l’altra, gran parte di simili notizie si sono rivelate inventate
di
sana pianta. Il danno però è stato gravissimo,
perché le “novità” sono finite su un gran numero di siti web,
carte e riviste vessillologiche di provata serietà (ad es. Flagmaster,
la rivista del Flag
Institute inglese, citò, oltre una quarantina di bandiere
poi rivelatesi prive di fondamento). Ciò ha reso estremamente
difficile il discernimento del vero dal fasullo e infatti, il
tempo trascorso dal crollo del sistema sovietico non è stato
sufficiente a risolvere completamente la questione. Il database
personale da cui deriva questo sito è stato “depurato” di molte
schede ritenute false. Tuttavia, in attesa di chiarimenti, alcune
bandiere dubbie sono state lasciate. Queste, affinché nessuno
possa essere tratto in inganno, oltre ad essere esplicitamente definite
incerte, sono segnalate da un simbolo di
rimando come quello in alto.
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