Sommario.
Liberatosi dal controllo portoghese, l’Oman divenne un sultanato
indipendente nel 1648. Nella prima metà del XIX secolo, era lo
stato più potente della penisola araba. Nel 1861 l’Oman, che
comprendeva anche Zanzibar, fu diviso per eredità dinastica nei
due sultanati indipendenti di Mascate e di Zanzibar. Nel 1913 le
tribù dell’interno costituirono l’imamato di Oman, con capitale
Nazwa, che nel 1920 si riunì con Mascate per costituire il
sultanato di Oman e Mascate. Nel 1954 l’imamato interno operò
una nuova secessione, riassorbita nel 1959. Nel 1970 il paese
tornò a chiamarsi Oman.
Sultanato di Mascate e Oman, Saltanat Masqat wa 'Oman,
1649-1868 e 1871-1970
Fino dall’indipendenza
(1648) il sultanato alzò al posto di quella portoghese una
bandiera completamente rossa. A parte una breve parentesi dal 1868 al
1871 durante il quale fu in uso una una bandiera bianca a carattere
religioso (sotto Azzam bin Qais), non fu più abbandonata sino al
17 dicembre 1970. Molto più antica rispetto al 1648, la bandiera
rossa dei khargiti ebbe larga diffusione tra il XVII e il XVIII secolo
su tutta la costa afro-asiatica dell’oceano Indiano, dal golfo Persico
a Zanzibar e le Comore.
Sultanato di Mascate e Oman, Saltanat Masqat wa 'Oman, 1868-1871
Bandiera nazionale usata
sotto il regime del sultano Azzam bin Qais che governò il paese
dal 1868 al 1871. Azzam più che da sultano governò da
imam; in altre parole esercitò la prerogativa - che
legittimamente gli spettava - di capo religioso.
Anche la bandiera fu quella dell'imamato, tutta bianca.
Sultanato di Mascate e Oman, Saltanat Masqat wa 'Oman, sec. XIX
Bandiera mercantile
attestata intorno al 1850
(Maritime Flags di Norie e Hobbs, edizioni 1848 e 1853).
Proporzioni
apparenti circa 5/6, a coda di rondine. L'attribuzione non è
comprovata
da altre fonti.
Stato di Oman, Imamato di Oman, Dawlat 'Oman, 1954-1959
Bandiera dell'imamato di
Oman, all'interno, con capitale Nizwah, costituito nel 1954 dall'imam
Ghalib bin Alì
nel tentativo di affrancarsi, dopo anni di pacifica convivenza, dal
sultanato di Mascate, che aveva inaugurato una politica accentratrice.
Stato e bandiera scomparvero nel 1959 con la sconfitta e l'esilio
dell'imam. Riportata
anche con la spada sotto la scritta. La scritta, leggibile da destra a
sinistra su entrambi i lati del drappo, riporta il versetto 13, surah
LXI, del corano, "vittoria e libertà con l'aiuto di Dio".
Sultanato di Oman, Saltanat 'Oman, dal 1970
1970-1995
dal
1995
Bandiera nazionale, di
stato, da guerra (a terra) e mercantile adottata ufficialmente il 17
dicembre 1970. Inizialmente le
proporzioni del drappo erano 2/3 e i pannelli bianco e verde occupavano
i due terzi della sua lunghezza ed erano alti il doppio della striscia
centrale
rossa. Un cambiamento, annunciato nell'aprile del 1995 e ufficiale dal
18 novembre successivo, portò le proporzioni del drappo a 1/2.
Inoltre
le strisce orizzontali ebbero tutte la stessa altezza, mentre la
larghezza
del pannello rosso all'asta fu stabilita in 3/5 dell'altezza della
bandiera.
Il rosso rappresenta il sultanato costiero di Mascate, il bianco
simboleggia
la pace e l'imamato interno di Oman, il verde sta per le terre fertili
del Gebel Akhdar (il Monte Verde).
fino
al 1985
dal 1985
Nel cantone è
posto l'emblema di stato delineato
in rosso, risalente al 1940; è costituito da un gambìa,
pugnale locale, accollato a due sciabole riposte nei loro foderi e
caricato da un cinturone. Il tutto riccamente decorato. Nel 1985 il suo
disegno subì alcuni aggiustamenti.
Sultanato di Oman, Saltanat 'Oman, dal 1970
1970-1995
dal
1995
Bandiera della marina da
guerra adottata il 17 dicembre 1970. Proporzioni 2/3. Nel 1995,
l'àncora al battente fu sostituita
dall'emblema in oro della marina, costituito da un'àncora, gambìa
e spade incrociati, serto di alloro, corona e cartiglio con scritta
"Marina
del sultano dell'Oman"; la bandiera nazionale nel cantone è
quella
modificata nel 1995, ma le proporzioni sono 2/3.