Sommario. Primi
fra gli europei, i portoghesi si insediarono nel 1448 sulle coste
atlantiche della Mauritania; in seguito ne arrivarono altri, francesi e
inglesi in particolare. Le zone interne erano invece dominio dei
berberi ai quali si aggiunsero gli arabi nel XVI secolo. Tutta la
regione divenne in seguito, non senza contrasti, area d’influenza della
Francia che nel 1920 vi costituì una colonia inserita
nell’Africa Occidentale Francese. Territorio d’oltremare nel 1946,
raggiunse l’autonomia nel 1958 e due anni dopo divenne una repubblica
indipendente.
Repubblica Islamica di Mauritania, Al-Jamhuriya al-Islamiya al
Muritaniya, dal 1959
1959-2017
Bandiera valida per
tutti gli usi, adottata con l’approvazione della costituzione il 22
marzo 1959 e ufficiale dal 1° aprile successivo, confermata il 28
novembre 1960 con la proclamazione
della repubblica islamica indipendente. Proporzioni 2/3. Di evidente
ispirazione islamica. Modificata nel 2017.
dal
2017
Il 5 agosto 2017 un referendum costituzionale ha tra l'altro
approvato una nuova bandiera nazionale. In realtà si tratta di
una modifica della precedente, consistente nell'aggiunta di due strisce
rosse lungo i bordi orizzontali. La bandiera è
ufficiale a tutti gli effetti dal 10 ottobre 2017, dopo l'approvazione
dell'Assemblea Nazionale. Il rosso completa la
terna dei colori panafricani e simboleggia il sangue versato nella
lotta per l'indipendenza. Proporzioni 2/3, con le strisce rosse
ciascuna pari a 1/5 dell'altezza.
Sommario. Centro
di un antico e potente impero, decaduto nel XV secolo e diviso in vari
regni indigeni, il Mali subì verso il 1850 la penetrazione
francese, dopo che una serie
di esploratori avevano aperto la strada verso l’interno. I francesi
incontrarono tuttavia una strenua resistenza e completarono la
conquista soltanto nel 1899. Dopo diverse sistemazioni amministrative,
il Mali ottenne nel 1958 lo status di repubblica autonoma; nel
1959 formò una federazione con il Senegal che raggiunse la piena
indipendenza nel 1960. Nello stesso anno la federazione si sciolse. Nel
2012 le regioni più interne hanno unilateralmente dichiarato
l'indipendenza dal Mali, come stato dell'Azavad.
Federazione del Mali, Fédération du Mali,
1959-1960
Repubblica Sudanese, République du Sudan, 1960
Repubblica del Mali, République du Mali, 1960-1961
Bandiera di impiego
generale, adottata il 17 gennaio 1959 dalla Federazione del Mali,
costituitasi nella stessa data e comprendente il Sudan ex francese e il
Senegal (e per poche settimane anche
Dahomey e Alto Volta) e indipendente dal 20 giugno 1960. Sciolta la
federazione (20 agosto 1960), la bandiera restò in
uso per la repubblica del Sudan, che dal 22 settembre prese il nome di
Mali.
Modificata il 20 gennaio 1961. Tricolore panafricano con al centro la
sagoma
in nero di una figura umana: trattasi del kanaga - parola che
significa
“vita dal mondo” - simbolo basilare della religione dell’etnia
originaria
(dogon), che poneva l’uomo al centro dell’universo.
Repubblica del Mali, République du Mali, dal 1961
Bandiera nazionale e di
stato, adottata con la costituzione del 20 gennaio 1961 e in vigore dal
1° marzo successivo. Il kanaga, “ideogramma” dell’uomo, fu
eliminato dalla bandiera sia perché contrario ai principi
islamici della maggioranza della popolazione, che vietano la
rappresentazione della figura umana, sia perché banalizzato, e
anche ridicolizzato, in molti paesi non africani, incapaci di
comprenderne il senso filosofico.
Sommario. Nel
2012 le popolazioni Tuareg delle province più interne e
desertiche del Mali, Timbuctu, Gao e Kidal, dopo una serie di rivolte
contro il governo centrale, cominciate in pratica con l'indipendenza
del Mali (1960), hanno proclamato unilateralmente lo Stato Indipendente
dell'Azavad, al momento non riconosciuto da nessun membro dell'ONU.
Stato Indipendente dell'Azavad
Dawlat Azawād al-Mustaqillah, État indépendant de l’Azawad,
dal 2012
Bandiera alzata il 6
aprile 2012, giorno della dichiarazione dell'indipendenza, ma
già nota come quella del Movimento Nazionale di Liberazione
dell'Azavad (MLNA), costituitosi nell'ottobre 2011 dalla fusione di
altre organizzazioni indipendentiste. Proporzioni 2/3 o 1/2. Colori
panafricani sia di Garvey (verde-rosso-nero) sia rastafariani
(verde-giallo-rosso). Il triangolo giallo-sabbia rappresenterebbe il
deserto del Sahara.
Sommario. Nel
corso dei secoli la regione comprendente una vasta area sahariana
interna e il tratto mediano del
fiume Niger fu parte di potenti imperi indigeni, Kanem, Mali, Songhai,
e cadde infine sotto la tirannia del predone Rabah Zubair. A costui si
opposero i francesi, i quali occuparono il paese e, ucciso Rabah nel
1900,
stabilirono il protettorato sul Niger. Colonia separata nel 1922,
divenne
repubblica autonoma nel 1958 e, dopo un tentativo di formare una
federazione
con Alto Volta, Dahomey e Costa d’Avorio (Unione del Sahel-Benin),
raggiunse
l’indipendenza nel 1960.
Repubblica del Niger, République du Niger, dal 1959
Bandiera valida per
tutti gli impieghi, adottata il 23 novembre 1959, ancor prima del
conseguimento della completa indipendenza (3 agosto 1960). Proporzioni
6/7. I colori ocra-arancio e verde riflettono la posizione geografica
del paese, posto tra le sabbie del Sahara e la
pianura verdeggiante del fiume Niger. La striscia bianca simboleggia la
purezza e il disco su di essa rappresenta il sole.
Sommario. Il
territorio dell’alto bacino del fiume Volta comprendeva numerose etnie
organizzate in vari regni Mossi - il principale dei quali era quello di
Uagadugu - quando la Francia,
mediante una serie di trattati, pose la regione sotto il suo
protettorato
(1894-96). Dopo essere stato aggregato ad altre unità
amministrative,
divenne nel 1947 una provincia a sé stante dell’Africa
Occidentale
Francese col nome di Alto Volta. Repubblica autonoma nel 1958,
indipendente
nel 1960. Nel 1983, in seguito a un colpo di stato, il nome della
repubblica
fu cambiato in Burkina Faso che significa “paese degli uomini”.
Repubblica dell'Alto Volta, Haute-Volta, République de
Haute-Volta, 1959-1984
Bandiera nazionale e di
stato adottata il 9 dicembre 1959, ancor prima dell’indipendenza (5
agosto 1960). Sostituita il 4 agosto 1984, in concomitanza con il
cambio del nome in Burkina Faso. Colori tradizionali dei Mossi; essi
alludevano anche ai tre rami del fiume Volta che attraversano il paese
a ovest (il Volta Nero), al centro (il Volta Rosso) e a est (il Volta
Bianco).
Repubblica del Burkina, Burkina Faso, dal 1984
Bandiera nazionale e di
stato decisa il 2 agosto 1984 e adottata ufficialmente il 4 agosto. Il
rosso sta per la rivoluzione e il verde per le risorse
dell’agricoltura. Con il giallo della stella,
si completa la terna dei colori panafricani.
Bibliografia
Flag
Bull., 108, 1984 - Archivio CISV, scheda 94