Bandiera introdotta dopo
il 1974 e abolita il 3 aprile 1984 in seguito al colpo di stato
militare. Corrispondeva alla bandiera nazionale con lo stemma di stato
al centro, che riprendeva i colori panafricani. Nella versione
originale lo scudo era partito di verde e di rosso con l'elefante
d'oro, ma verso il 1974 i colori furono trasposti. Non si conoscono
rappresentazioni della bandiera con la prima versione
dello stemma. L'elefante rappresentava la forza e la potenza ed era il
simbolo del presidente Sékou Touré e del suo partito;
quando
Touré fu rovesciato, anche l'elefante fu eliminato dallo stemma.
La colomba con il ramo di olivo simboleggia ovviamente l'impegno del
presidente
per la pace.
Stendardo adottato l'11
aprile 1961 dal presidente Léopold Sédar Senghor. Secondo
il modello francese, consisteva nella bandiera nazionale in formato
quadrato (in prop. 7/9 su autoveicoli), con le iniziali del presidente.
Il 1° gennaio 1980 Abdou Diouf, subentrando alla presidenza, pose
le sue iniziali sullo stendardo al posto di quelle del suo
predecessore. Il successore di Diouf, Abdoulaye Wade (dal 1° aprile
2000), non ha una bandiera particolare.
Bandiera della capitale
senegalese, bianca, con al centro lo stemma, concepito negli anni '50
del secolo scorso. Lo scudo, sormontato da corona murale e affiancato
da fronde di tamarindo (dakar in lingua locale suona come
"tamarindo"),
mostra un triangolo giallo che si estende in un campo blu caricato da
due piroghe affrontate: vi si ravvisa la punta di terra ove sorge la
città, protesa nell'oceano. In alto lo storico faro che sorge
all'estremità della punta su un'altura denominala Les
Mamelles,
simboleggiata dai due scaglioni verdi.
Stendardo del presidente
introdotto dopo il 1970, attestato per la prima volta nel 1975 e
tuttora in uso. Drappo azzurro frangiato d'oro con lo stemma di stato
al centro. Proporzioni ca. 4/5. Lo stemma fu adottato il 18 novembre
1964. Consiste in uno scudo azzurro bordato di verde e argento recante
due attrezzi agricoli tradizionali, un'ascia dei locar e una zappa dei
mandingo. È tenuto da due leoni che afferrano gli stessi due
attrezzi dello scudo e che poggiano su un cartiglio con il motto delle
tre "P", Progress Peace Prosperity; in cimiero un elmo
d'argento sormontato da una palma da olio.
Bibliografia
Archivio CISV, scheda 86 - Opere a carattere generale
Stendardo reale di
Elisabetta II come sovrana della Sierra Leone, approvato nel maggio
1961, abolito il 18 aprile 1971 con la proclamazione della repubblica.
Proporzioni 7/11. Armeggiato, riproduceva lo scudo dello stemma di
stato concesso nel 1960, "di verde al leone d'oro linguato e armato di
rosso; in punta ondato d'azzurro e d'argento; al capo cuneato d'argento
caricato di tre torce in fascia", con l'aggiunta in centro del
monogramma della regina.
Come capitale della
Guinea Portoghese, la città di Bissau aveva una bandiera
gheronata rossa e nera, caricata dello stemma municipale. Quest'ultimo
consisteva in uno scudo d'argento con una torre di guardia portoghese
di rosso posta tra due teste di moro affrontate. Corona d'oro delle
capitali lusitane e cartiglio con la scritta "Città di Bissau".
Drappo quadrato o in proporzioni 2/3, a seconda dell'impiego. Non
risulta alcuna bandiera municipale in uso dopo l'ottenimento
dell'indipendenza della Guinea.
Bibliografia - Banderas 51, 1994 e 54, 1995 - Decreto ministero
d'oltremare portoghese 1° ottobre 1962 - Internet
La capitale della
colonia portoghese delle isole di Capo Verde aveva la consueta bandiera
gheronata, in questo caso azzurra e bianca, caricata dello stemma
municipale. Quest'ultimo era inquartato, con le quinas nel
primo
quarto; dieci stelle d'argento - tante quante le isole dell'arcipelago
- a sei punte in campo verde nel secondo quarto; nel terzo, la
cattedrale raffigurata sulle onde del mare, e nel quarto cinque figure
simboleggianti cristalli di sale, un pastorale e una mitria che
rammentano che la città è sede vescovile, il tutto
d'argento in campo porpora. Sovrapposto al centro lo scudetto con la
croce dell'Ordine di Cristo. Corona d'oro di città capitale e
nastro con la scritta "Città della Praia". Drappo quadrato o di
proporzioni 2/3 a seconda dell'uso.
Bandiera della capitale Praia, adottata in data imprecisata dopo
l'indipendenza. Sull'emblema rotondo sono
raffigurati in bianco su azzurro: l'immagine di una città, un
albero del drago (Dracaena draco), monumentale
pianta secolare tipica delle isole, le onde dell'oceano, e il
più
rappresentativo dei nove fari delle isole. Le dieci stelle d'oro
rappresentano le altrettante isole e i cerchi interconnessi verdi,
simboleggiano i cinque gruppi insulari dell'Atlantico settentrionale,
che nell'insieme costituiscono le cosiddette Isole Fortunate o
Macaronesia, di cui
fa parte l'arcipelago di Capo Verde insieme alle Canarie, alle Azzorre,
a Madeira e alle Isole Selvagge.
Bibliografia - Banderas 54, 1995 -
Emissione filatelica, Capo Verde,
cat. Michel 311 - Internet