LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

UN COMMENTO

LA TANGENZIALE A SAVIGLIANO? DECIDANO I SOLITI QUATTRO GATTI!

 

La convocazione per i capigruppo del 12 giugno ha la solita impostazione. I nominativi degli interessati e gli argomenti all'ordine del giorno: per l'occasione la «circonvallazione sud di Savigliano» e le «modalità cittadinanza Galateri». Il primo punto, così come enunciato, suona strano. La riunione dei capigruppo non sembra il luogo più adatto per discutere della circonvallazione Sud, quella che dovrebbe unire via Saluzzo alla strada di Marene, già ampiamente presentata ed illustrata in conferenza stampa (sarà un anno fa) da alcuni organismi amministrativi congiunti.

All'incontro invece tutto appare chiaro. Non si tratta della circonvallazione Sud, ma bensì di un tratto Nord-Ovest o Nord-Est dei quali prima d'ora mai nessuno aveva parlato. Alcuni capigruppo sono assenti. Una cartina viene srotolata a centro tavola.

Il Sindaco esordisce: «Dobbiamo decidere con urgenza -questo in sintesi quel che dice-. La provincia ci offre l'opportunità di poter avere una circonvallazione da trenta miliardi di lire grazie al risparmio compiuto sull'altro tratto di tangenziale. Le ipotesi di realizzazione sono quattro. Tre sul lato Ovest ed una sul lato Est. La Giunta, su indicazione dei progettisti, avrebbe pensato che il percorso migliore è quello ad Ovest della città, tanto per intenderci in direzione di via Saluzzo».

L'Assessore Morello precisa: «Così come tracciato è molto lungo, ma con le opportune correzioni lo si può accorciare di un chilometro e mezzo».

E il Sindaco: «Dobbiamo decidere nell'immediato. Così ci è stato imposto».

Che dire? Nulla, o poco più di nulla. Come possiamo, in «quattro gatti», stabilire cose così importanti? Riusciamo a far rimandare la decisione di una settimana.

Riunione dei capigruppo del 19 giugno. Medesimo ordine del giorno, con l'aggiunta: «IIˆ parte». C'è sempre qualche assenza, forse anche strategica. La decisione sembra data per scontata. La circonvallazione dovrà partire dall'incrocio di Santa Rosalia, passare un po' sotto San Grato Collarea, attraversare il territorio di San Giacomo, lambire la Cappella dei Belli, la cascina delle Orfanelle, le cascine Streppe ed immettersi sulla Savigliano-Saluzzo tra la Braida ed il distributore di benzina.

Il Sindaco misura le parole. Effettivamente l'effetto sorpresa della prima riunione -quando nessuno conosceva l'argomento- non esiste più. «Ci è stato chiesto di decidere, non possiamo rimandare oltre. La Regione, che finanzia l'opera, non può attendere». Ripete le stesse cose della volta precedente. Anche l'Assessore Morello, asserendo che ogni decisione spetta ai capigruppo e che lui si ritiene semplice ospite, non aggiunge una sola parola a quanto già detto.

Sono convinto che noi, in questi termini, non si possa decidere. Allora dico la mia: «Abbiamo discusso per anni o decenni, coinvolgendo l'intero Consiglio, se trasferire di cento metri una farmacia. Ora in una settimana, soltanto i capigruppo, e neppure tutti, dobbiamo decidere lo sviluppo futuro della città per i prossimi cento anni».

Il Sindaco, che è un politico consumato, afferma che non ho tutti i torti.

«Lo sviluppo della città è già segnato -mi contesta invece Morello-. Sarà in direzione di Saluzzo, lo prevede anche il Piano Regolatore».

«Ma il Piano Regolatore si può cambiare» lo apostrofo io.

Qualcuno sembra d'accordo, qualcuno no. Si scambiano poche parole. Le posizioni, sia le favorevoli che le contrarie, non vengono a galla. «Al'è finì, 'nduma via -ci sollecita Bonino, come sempre, dopo un po'-, tan susì a porta gnun vut». Ci lasciamo senza nulla di fatto. Non abbiamo capito -o meglio non ho capito- se deciderà la Giunta, se la Provincia o la Regione faranno quel che vogliono, se l'argomento verrà portato in Consiglio comunale o sottoposto all'attenzione della popolazione.

A mente fredda esamino il tracciato sulla mappa dettagliata. Il tratto di circonvallazione Ovest, così come proposto, dopo aver attraversato il Maira e prima di raggiungere via Saluzzo, in circa 5 chilometri taglierà in due ben 27 appezzamenti di terreno agricolo privato (senza possibilità di accesso sull'altro lato perché la circonvallazione non prevede attraversamenti o svincoli se non quelli terminali). Non so se ciò è un danno o un beneficio.

Sulle altre proposte il discorso cambia. Il costo, stando a quanto riferito, dovrebbe ammontare sempre a 30 miliardi delle vecchie lire. Ma con impatto diverso. Il tratto che, partendo sempre dall'incrocio di Santa Rosalia, dovrebbe raggiungere via Alba poco oltre l'area artigianale di borgo Marene, sarebbe lungo poco più della metà del precedente. Attraverserebbe 11 o 12 appezzamenti di terreno agricolo, buona parte dei quali con un viadotto (destinato anche a superare la ferrovia, il Mellea e le fasce fluviali inedificabili ed inutilizzabili) lungo poco meno di due chilometri.

Non voglio qui trarre le mie conclusioni. E neanche entrare ulteriormente nei tantissimi particolari che riterrei importanti. Anche perché l'argomento sarà sicuramente destinato a far discutere. Se non ne parleranno i capigruppo od il Consiglio, sicuramente la popolazione non se ne starà con le mani in mano.

E per l'argomento «modalità cittadinanza Galateri» magari sarà per la prossima volta.

luigi botta

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