LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

LETTERE

 

IL MONUMENTO ALL'ALPINO NON SI SPOSTA, NEANCHE MORTI

Savigliano, 13 dicembre 1999

Stim. direttore (Il Saviglianese),

approfitto ancora del tuo periodico per far giungere agli «Alpini» un brevissima risposta al loro intervento della scorsa settimana. Non si preoccupino: tanto nessuno sposterà il loro monumento dall'attuale piazza Sperino. Quando il sindaco Soave e l'assessore Morello forniscono -come hanno fornito- le dovute assicurazioni alla conservazione del manufatto, non sarà certo un modestissimo consigliere di minoranza, come sono io, pur con tutte le ragionevoli argomentazioni addotte, a spostare di un solo millimetro il monumento e l'opinione della Giunta.

Ciò nonostante, mi si permetta di insistere: il monumento di piazza Sperino, al di fuori ed al di sopra di ogni considerazione sentimentale, è brutto. Lo era quando è stato realizzato, lo è oggi, lo sarà domani. L'ho anche dichiarato in sede di Commissione urbanistica -ricevendo un consenso pressocché unanime- al momento della discussione del progetto di trasformazione della piazza. E ho chiesto venisse trasferito. Mi è stato risposto: «Chi lo dice agli alpini?». Nessuno -credo- ha osato, nessuno osa. Il consenso, per i politici, ha i suoi costi!

Perché gli «alpini», come la madonna, la mamma e Garibaldi, non si nominano, non si toccano, non si possono contraddire. Figuriamoci spostare il loro monumento!

Non me ne abbiano, gli alpini! Ho il vizio di dire ciò che penso! Molti altri le cose le pensano, ma non osano, non vogliono o non possono dirle. Io lo faccio, anche se «cammino» basso, più o meno a «quota zero», cacciandomi liberamente in polemiche che non mi ha di certo ordinato il medico …

Cordialità

luigi botta

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