LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

LETTERE

 

VERSO LA RISCOPERTA DEL DUCA CARLO EMANUELE I

Savigliano, 3 ottobre 2000

Stim. direttore (Corriere di Savigliano, Il Saviglianese),

mi sembra interessante la proposta culturale che l'assessore Gianfranco Saglione avanza circa la possibilità e la volontà di riscoprire Carlo Emanuele I coinvolgendo la città in alcune iniziative atte a testimoniare la sua presenza in Savigliano, il tutto in occasione del 370° anniversario della morte del duca sabaudo (l'anniversario mi sembra una forzatura, ma forse val la pena comunque).

A tal proposito mi sia consentito suggerire all'assessore -qualora non ne fosse ancora al corrente- ed agli interessati la lettura di un volume ricco di contenuti, di recentissima pubblicazione e del quale i nostri giornali non hanno ancora dato notizia. Si tratta de «Il principe dei narcisi», un bel libro scritto da Maria Enrica Magnani Bosio, edito nel mese di settembre da un editore a noi conosciuto, Mario Astegiano di Marene, e presentato ufficialmente la settimana scorsa, con grande partecipazione di pubblico, presso il castello di Rivoli. Una «chicca» editoriale di 304 pagine (e 24 di immagini fuori testo, a colori) che, seppure ancor fresca di stampa, ha già ottenuto ampi consensi di critica. Rientra quale ventitreesima pubblicazione dell'Associazione Internazionale Regina Elena e si avvale di una presentazione importante, quella di Vittorio Emanuele di Savoia.

Il libro tratta appunto di Carlo Emanuele I e della sua vita. Lo fa in modo felice e provocatorio, agendo nell'ambiguità del titolo e mostrando un interesse del tutto particolare verso Carlo Emanuele I, un interesse -come precisa l'autrice- «alla sua leggenda, alla sua straordinaria vicenda umana, pubblica e privata, al suo carisma intricato e contradditorio». Ricchissimo di documentazione, entra nel merito degli avvenimenti che circondano quest'eccezionale politico e condottiero sabaudo offrendo passi semplificativi ma spingendosi anche con rigore nella lettura dei manoscritti che chiariscono i suoi «amori e ragion di stato» per il territorio subalpino.

Parecchio spazio viene riservato a Savigliano. Alcune belle immagini a colori, poi, commentano il testo. Appaiono numerosi interni ed esterni della nostra città, tra i quali non mancano particolari su palazzo Cravetta, dettagli su insegne toponomastiche antiche, una singolare veduta dell'arco trionfale restaurato di piazza Vecchia.

È, questo, un invito alla lettura. Per chi volesse poi ulteriormente approfondire la riscoperta di Carlo Emanuele I, «Il principe dei narcisi» indica una ricca bibliografia sull'argomento di circa cento titoli.

Grazie per l'ospitalità

luigi botta

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