LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

LETTERE

 

IL SERVIZIO DEL 118 VOLA IRRIMEDIABILMENTE A SALUZZO?

Savigliano, 14 settembre 1999

Caro direttore (Il Saviglianese),

voglio esprimerti il mio stupore nel leggere l'articolo di Gian Paolo Garassino sul presunto scippo del 118 fatto da Saluzzo ai danni di Savigliano. Non ho capito le ragioni dell'attacco nei confronti della Fondazione CrSavigliano, che ho ritenuto molto forzato, anche per l'accenno ad un presunto «ricatto» in materia di Tesoreria comunale a favore dell'Istituto di credito cittadino.

Come capogruppo in Consiglio comunale del «Nuovo Gruppo di Centro» sono stato informato della vicenda 118 dal sindaco, nel corso di una riunione con i miei colleghi. Ma, in tale sede, avevo avuto una rappresentazione dell'accaduto in termini tali da convincermi a sottoscrivere la lettera diretta alla Fondazione CrSavigliano con l'invito a «muoversi».

Il sindaco ha raccontato a me ed agli altri, esattamente un mese dopo averlo saputo, che la Fondazione CrSaluzzo -insieme con la Croce Verde di quella città- il giorno successivo all'incontro del 4 agosto fra i tre sindaci dell'Asl 17, aveva proposto in modo autonomo al dott. Fabbricatore, direttore generale della stessa, di portare il 118 in appositi nuovi locali a Saluzzo. Avevano anche offerto all'Asl la bella sommetta di 5 miliardi di lire.

A noi, quindi, la storia è stata raccontata da Soave come se fosse la Fondazione CrSaluzzo la madrina finanziaria dell'operazione, invitandoci di conseguenza a sollecitare l'analogo organismo saviglianese a competere sullo stesso piano per bloccare l'iniziativa. Secondo Soave a Savigliano il medesimo risultato si sarebbe ottenuto con 2-2,5 miliardi di lire. Per il dott. Fabbricatore, sempre secondo il sindaco, non era questione di quattrini, ma di risultati.

Espostaci così la cosa, noi capigruppo abbiamo prontamente aderito a firmare la lettera predisposta rapidamente dal primo cittadino.

L'articolo del giornale, se mi è concessa l'osservazione, mi è parso però un tantino fuori dalle righe, per cui ho ritenuto bene approfondire l'argomento. Ho appreso quindi da fonti dirette saluzzesi che le cose erano ben diverse.

I cinque miliardi di lire, pronta cassa, non c'erano.

La «Fondazione» saluzzese c'entrava ben poco.

La Croce Verde era coinvolta per la disponibilità di locali ancora da costruire.

Il promotore dell'operazione era il Comune di Saluzzo che metteva a disposizione un terreno di sua proprietà in via Barge vecchia, sulla nuova circonvallazione.

La Croce Verde, venduto un proprio vecchio immobile, avrebbe concesso i locali indispensabili per il 118.

La Fondazione CrSaluzzo era coinvolta nell'operazione con l'impegno di contribuire con 200 milioni di lire alle spese di arredo del nuovo centro.

Dalle notizie venute in mio possesso, pertanto, non risultava alcuna gara tra le «Fondazioni», come è apparso agli occhi di tutti sul tuo giornale.

In realtà, invece, proprio l'ente che nella vicenda pare perdere la faccia, cioè la Fondazione CrSavigliano, ha già destinato, senza sollecitazione alcuna, 600 milioni di lire ammontanti a un terzo del proprio bilancio annuale, a favore del nostro ospedale, lasciando al dott. Fabbricatore ampio margine di manovra per l'impiego.

In conclusione mi pare di poter dire che sarebbe stato compito del Comune di Savigliano affrontare direttamente questa questione di campanile senza scaricare disinvoltamente la patata bollente alla Fondazione CrSavigliano che, fra l'altro, di tutta questa vicenda ha avuto notizia solo a cose già fatte ed all'ultimo momento.

Come capogruppo del «Nuovo Gruppo di Centro» mi rammarico di non essere stato abbastanza diffidente e di aver firmato il documento sulla fiducia: la prossima volta starò più attento e non mi lascerò incantare dalle mielate parole di Soave.

Grazie dell'ospitalità

luigi botta

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