LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

LETTERE

 

ECCO PERCHÉ ABBIAMO ABBANDONATO L'AULA

Savigliano, 14 novembre 2000

Ecco i motivi per cui l'opposizione, in tre diverse circostanze, ha deciso di abbandonare l'aula:

• Il nuovo regolamento del Consiglio Comunale in approvazione , blindato dalla maggioranza, mette il bavaglio ai rappresentanti della minoranza con norme che impediscono di svolgere il mandato conferito dai cittadini.

• l'armamento dei vigili, concordato nel pacchetto di sicurezza, presentato con enfasi alla popolazione coinvolta nella apposita commissione cittadina, previsto dal protocollo d'intesa con la Prefettura, votato all'unanimità in aula dal "Consiglio" è di fatto stato stravolto e svenduto per "trenta denari", per compiacere i "popolari" e salvare una maggioranza scricchiolante.

• L'affare Leclerc, coltivato nell'orticello della maggioranza, gelosamente custodito per oltre un anno e poi contrabbandato in aula sotto le mentite spoglie di un'apparentemente innocua delibera d'indirizzo sul commercio a Savigliano.

Su questi tre punti si è consumata una frattura insanabile che ha costretto i consiglieri di minoranza ad abbandonare l'aula.

Per quanto riguarda il regolamento del "Consiglio" le minoranze hanno presentato circa 250 emendamenti volti a ripristinare un simulacro di democrazia totalmente ignorata nel regolamento in votazione. Tali richieste sono state ignorate; la delibera è stata ritirata e rimandata, a chissà quando e comunque dopo la censura degli emendamenti presentati.

In riferimento all'armamento dei vigili, la minoranza ha capito il gioco della maggioranza. Dopo aver ufficialmente assunto impegni con la popolazione, aver discusso ed approvato in "Consiglio" gli indirizzi volti a tutelare la città ed i suoi abitanti, i gruppi di governo hanno rinnegato gli impegni presi, con un colpo di mano all'ultimo minuto, impedendo di fatto ai vigili di tutelare loro stessi e i cittadini attraverso un uso adeguato delle armi. Tutto questo grazie ad un emendamento dei popolari, condiviso dalla maggioranza in spregio agli accordi assunti in Consiglio Comunale e di fronte all'intera città.

Della questione Leclerc erano più informati i giornali che i consiglieri di minoranza. La sensazione netta è che il Governo cittadino abbia fatto di tutto per confondere e nascondere alla popolazione la reale portata di una scelta tanto importante e vitale per Savigliano. Così è stato anche per i consiglieri di minoranza, che sono stati informati a piccole dosi e con mesi di ritardo. Il progetto del nuovo supermercato è comparso ad una riunione dei Capigruppo nello studio del Sindaco dopo un anno dalla sua stesura. L'indagine sul commercio a Savigliano, commissionata allo studio Sotreco di Torino, è rimasta nei cassetti della maggioranza per sei mesi e tirata fuori in tutta fretta, dopo reiterate e pressanti richieste, la vigilia di Ognissanti per una riunione convocata con un preavviso di poche ore.

Come avrebbe potuto comportarsi diversamente la minoranza?

Quale altro strumento avrebbe potuto adottare per poter far sentire la propria voce e non soccombere di fronte alla tracotanza di questa maggioranza?

La minoranza pensa di aver compiuto la scelta giusta, l'unica possibile, affinché a Savigliano non venga soffocata la voce di chi non è d'accordo con i padroni del vapore.

i gruppi di minoranza

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