LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

LETTERE

 

A CARICO DEL COMUNE? POCO MENO DI 150 MILIONI

Savigliano, 19 settembre 2000

Stim. direttore,

sai che sovente ciò che appare sui giornali, soprattutto tra le lettere, va letto tra le righe e compreso per i messaggi che comunica e per quelli che, invece, trasmette velatamente. Due interventi che il tuo periodico ha pubblicato recentemente mi paiono riconducibili a questo principio. Hanno attirato la mia attenzione per la presunta loro inutilità e per l'eccesso di riverenza dichiarato. Mi spiego meglio.

I due interventi si debbono all'Assessore alla cultura, al personale ed al turismo della nostra città, il dott. Gianfranco Saglione. Il primo viene pubblicato il 3 agosto, in calce all'articolo «Invasioni di suoni, luci ed immagini», a firma Mav. (immagino Maccagno Valerio): un articolo documentatissimo, piacevole, importante, che con citazioni, ringraziamenti, segnalazioni ed altro esalta gli spettacoli di piazza della manifestazione teatrale intitolata «Grinzane Cavour». L'assessore, in calce ed in corsivo, ringrazia, anche a nome del Teatro Stabile e degli attori, i commercianti, i residenti e la cittadinanza in genere.

Un rigraziamento, questo primo atto, che sembra del tutto normale. Ma in realtà vuol essere la codifica di un presunto successo ed insieme un messaggio trasmesso a chi, il sottoscritto, non si ritiene perfettamente d'accordo sul successo dichiarato. Infatti, su sollecitazione di numerosi cittadini, il sottoscritto ha appena presentato al Comune tre interrogazioni riguardanti l'attività teatrale in questione: una per conoscere chi avrebbe pagato i danni per le enormi macchie d'olio, una dozzina, rimaste in piazza Santa Rosa dopo uno spettacolo; una per conoscere chi ha autorizzato l'intervento di trapanatura delle lastre in pietra della piazza, con fori di grande dimensione (che, ahimè, l'Assessore ha giudicato di due millimetri, «roba» da dentista e da cesellatore!); una per sapere quanto è costata l'intera manifestazione e da quante persone a pagamento è stata seguita.

Secondo atto. Giovedì 31 agosto appare tra le lettere del tuo giornale un ulteriore intervento dell'Assessore Saglione. Come il cane che gira in circolo per capire se arriva primo all'appuntamento con la sua coda, questa volta ringrazia il tuo giornale ed altri Enti (molti dei quali già ringraziati nel numero precedente) tanto per l'uscita dell'articolo che per la vasta partecipazione che ha garantito il successo alla manifestazione. L'unica stoccata polemica, in questa circostanza, è probabilmente riservata alla mia persona, che ha osato, in forma ufficiale e nel dettato delle sue competenze consiliari, chiedere informazioni sull'operato dell'Assessore e della Giunta. Probabilmente ha osato troppo.

Terzo atto. Beppe Mariano, non accennandolo ma riferendosi probabilmente agli strumentali ringraziamenti dell'Assessore, la scorsa settimana pubblica sul tuo settimanale una lettera, «Turismo, cultura e … costi», nella quale dichiara il fallimento della manifestazione teatrale popolare organizzata in luglio a Savigliano. Se lo dice Beppe Mariano, che mastica teatro da decenni, anche con incarichi di prestigio in Piemonte ed Italia, c'è probabilmente da crederci!

Quarto atto. Ricevo risposta alla mia interrogazione sulle spese sostenute. Mi giunge dal Teatro Stabile di Torino, al quale l'Assessore Saglione l'ha girata -non comprendo perché!- per competenza. Ebbene, per la rassegna «Grinzane Festival» tenutasi a Savigliano e ad Alba sono stati spesi poco meno di 300 milioni di lire. Il Comune di Savigliano ha versato (in parte dirottati dai finanziamenti della Fondazione e Banca Crs e dalla Fiat Ferroviaria) 45 milioni di lire tondi tondi. La spesa globale, stando alle indicazioni fornitemi, è quasi totalmente a carico di Enti pubblici.

Non mi si precisa, non rispondendo quindi alla totalità delle mie richieste, quale sia stato il numero degli ingressi a pagamento. Qualcuno mi riferisce però che al Milanollo, in una serata, le persone si sono contate sulle dita di due mani ed in altra, per mancanza di presenti, lo spettacolo è stato interrotto. Al chiostro di san Pietro di gente se n'è vista poca.

Qualcun altro, in analoga circostanza, anziché far finta di nulla ringraziando a destra e manca, si sarebbe coperto il capo di cenere per il flop.

Morale. Non sempre le iniziative ottengono il risultato che si spera o si vorrebbe. Quando capita il contrario non è indispensabile forzare la realtà, facendo apparire ciò che probabilmente non è. E ogni tanto prendere sotto braccio l'umiltà ed ammettere qualche sconfitta non fa poi neppure tanto male!

Grazie per l'ospitalità

luigi botta

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