LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(5 agosto 2003) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», fa rilevare quanto segue. In data 14 febbraio 2000 il Consiglio comunale approvava, con deliberazione n. 14, la «Variante parziale» n. 6 al «Piano Regolatore Generale», nella quale, tra le altre cose, si individuava un'area a destinazione produttiva-terziaria in via Torino e si prendeva in considerazione «l'opportunità di destinare a parcheggio e verde pubblico un'area posta nei pressi del cimitero del capoluogo al fine di soddisfare le necessità di parcheggio sia del Cimitero che -in parte- della nuova area produttiva individuata con la [...] variante». Tale area doveva rispondere agli «standard di legge a carico della vicina area a destinazione produttiva/terziaria» ed alle necessità degli utenti del camposanto nel periodo delle festività dei Santi. A tale scopo il terreno in questione, destinato ad uso agricolo dal «Piano Regolatore», veniva trasformato in area per servizi pubblici. In data 12 aprile 2000 il Consiglio comunale approvava, con deliberazione n. 29, l'acquisto del terreno di via Torino destinato agli insediamenti produttivi. Nel contempo permutava, «pari superficie a pari valore», il terreno di proprietà del dott. Francesco Fruttero (metri quadrati 13.339) che l'approvazione della citata «Variante parziale» aveva destinato a parcheggio e verde pubblico «con il terreno di proprietà comunale, con destinazione agricola, sito a confine con il cimitero del capoluogo». Nel corso della discussione consiliare l'Assessore all'Urbanistica, facendo rilevare che il parcheggio in questione era chiamato a soddisfare solo in parte gli standard urbanistici dell'area produttiva («Tutte le attività che si insedieranno nella zona dovranno garantire degli spazi privati di parcheggio», cfr. «Processo verbale della seduta» del 12 aprile 2000), sottolineava che «Il parcheggio delineato vicino al Cimitero avrà innanzitutto la funzione di risolvere un problema che è presente soltanto alcuni giorni dell'anno [...]. La stessa area potrà poi utilmente essere usufruita anche in altre occasioni: crede [l'Assessore] che in un futuro, neppure troppo distante, un parcheggio di quelle dimensioni (300/400 posti macchina) potrà tornare utile. Si potrà usufruirne infatti in occasione di manifestazioni interne alla Città che verrà collegata con tale area con navette che porteranno verso il centro, come potrà essere un parcheggio per l'area fieristica o l'area Sacoop: è importante dotare la città di grandi aree di parcheggio attorno alla stessa che rappresentino il terminale per l'uso dell'auto e dalle quali si partirà con altri strumenti per raggiungere la città. Il parcheggio vicino al Cimitero servirà anche a garantire degli standards commerciali e non più artigianali per la nuova area. Sotto questi aspetti, l'operazione costituisce un'ottima operazione che sicuramente risolve i problemi sotto vari punti di vista con un costo che ritiene equo sia per il terreno che per l'insieme dell'operazione». L'esatta consistenza delle superfici necessarie al soddisfacimento degli standard richiesti dal Piano Regolatore «verrà verificata e precisata -spiegavano le Norme di attuazione del Piano Particolareggiato (art. 1) approvate nella medesima seduta del Consiglio comunale, con delibera n. 31- mediante apposito tipo di frazionamento». Contemporaneamente le stesse Norme di attuazione facevano rilevare (art. 13) che «nel caso di pagamento da parte degli acquirenti del corrispettivo comprensivo della quota di monetizzazione, si considera soddisfatta sul lotto la quota di standards urbanistici [...]; in tal caso, in sede di modifica di destinazione d'uso degli immobili, non è necessaria la verifica degli standards». I numeri che lo stesso «Piano Particolareggiato» offriva. Le aree verdi interne al perimetro a destinazione produttiva-terziaria sommavano a metri quadrati 2.342; quelle esterne (un triangolo a Nord del camposanto e la «banchina» centrale al proseguimento di corso Matteotti) a metri quadrati 2.414. Le aree adibite a parcheggio interne al perimetro a destinazione produttiva-terziaria (esclusivamente quelle a ridosso della viabilità) sommavano a metri quadrati 1.503; quelle esterne (due tratti lungo il proseguimento -non ancora attuato- di corso Matteotti e l'intera area antistante il camposanto [non poca cosa: metri quadrati 11.879]) a metri quadrati 12.479. In data 4 agosto 2002 lo scrivente, considerato il procedere dei lavori per la realizzazione del parcheggio antistante il camposanto, presentava un'interrogazione a risposta scritta (la numero 469) per conoscere se era nelle intenzioni dell'Amministrazione mettere a dimora nell'area destinata a parcheggio «un numero congruo di alberi, sufficientemente adattati al luogo e collocati in posizione tale da creare un insieme di quinte che di fatto impedisca alla vista lo squallido panorama imposto dalle auto sollecitando, per contro, quel senso di "pietas" interiore che il luogo deve trasmettere». La risposta dell'Assessore all'ecologia: «comunico che è intenzione di questa Amministrazione collocare in quell'area un congruo numero di alberi e siepi». In data 8 luglio 2003 lo scrivente, partendo dal presupposto che l'area antistante il camposanto, trasformata da agricola in parcheggio, era in parte coperta dall'«erbaccia che rigogliosa occupa con altezze da foresta (anche un metro e mezzo) una grande superficie dell'appezzamento», presentava un'interrogazione a risposta scritta (la numero 637) per sapere se tale ignobile spettacolo era il «congruo numero di alberi e siepi» che l'Amministrazione prevedeva. La risposta dell'Assessore ai Lavori pubblici: «Circa il futuro di detta area comunico che sono in corso le procedure per l'assegnazione di parte dell'area, e degli edifici comunali non utilizzati, ad una associazione che si occupa di attività agricole finalizzate all'inserimento lavorativo di soggetti handicappati». Ricapitolando: 1) il Consiglio comunale approva una «Variante di Piano Regolatore» che prevede i parcheggi dinnanzi al camposanto; 2) lo stesso Consiglio comunale approva un «Piano Particolareggiato» che garantisce parte degli standards urbanistici (parcheggi ed aree verdi) dell'area a destinazione produttiva-terziaria non proprio nel sito, ma dinnanzi al camposanto, nel luogo previsto dal «Piano Regolatore»; 3) lo stesso Consiglio comunale approva la permuta di terreni comunali con proprietà privata al fine di rendere possibile la realizzazione del parcheggio antistante il camposanto; 4) il parcheggio esterno al camposanto deve misurare, in totale, metri quadrati 11.879; 5) il parcheggio antistante il camposanto misura, attualmente, meno di 4.000 metri quadrati (misurazione empirica sulla base della superficie che si ricava avendo come riferimento l'edificio esterno che ospitava le carrozze e gli attrezzi); 6) il parcheggio antistante il camposanto, in terra battuta, viene utilizzato si e no per alcune ore l'anno, in corrispondenza con la celebrazione del giorno dei Santi; 7) il parcheggio antistante il camposanto ad oggi, non è stato attrezzato né con alberi né con siepi (anzi, una parte risulta essere incolta, con erbacce di vaste dimensioni); 8) il parcheggio antistante il camposanto non è ancor mai stato utilizzato come parcheggio terminale e da esso non sono mai e poi mai partiti pullman navetta per raggiungere la città; 9) il parcheggio antistante il camposanto non conta di sicuro i 300 o 400 posti macchina previsti dall'Assessore; 10) seppure l'area produttiva-terziaria non sia ancora stata completata, la disponibilità di parcheggi che offre è decisamente insufficiente alla bisogna, a tal punto che nelle ore di apertura della sala cinematografica le auto occupano ogni spazio disponibile, dalle piste ciclabili ai marciapiedi, invadendo anche i parcheggi privati (ma mai utilizzando l'area antistante il camposanto); 11) per ammissione dell'Assessore e per delibera di Consiglio (soddisfacendo il parcheggio antistante il camposanto parte degli standard urbanistici dell'area produttiva-terziaria), i parcheggi dell'area produttiva-terziaria di via Torino sono insufficienti (se non sommati a quelli del camposanto) alle necessità minimali dell'area in questione; 12) allo stato attuale l'Amministrazione comunale affida la gestione dei 10.200 metri quadrati di terreno (7.800 metri quadrati di rimanenza del parcheggio e 2.400 di verde previsto dalla «Variante») ad una associazione di handicappati. Ciò premesso lo scrivente interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere: 1) qualche organo deliberante diverso dal Consiglio comunale ha deciso in modo del tutto autonomo di cambiare la destinazione d'uso del terreno antistante il camposanto del capoluogo vanificando il dettato del «Piano Regolatore Generale»? 2) è forse la Giunta comunale, con propria autonoma decisione, a cambiare destinazione al terreno non rispettando il mandato avuto dal Consiglio comunale? 3) la Giunta si è resa conto dell'inopportunità di realizzare un parcheggio inutilizzato di 11.879 metri quadrati ed ha stabilito di agire diversamente? 4) la scelta di destinare il terreno agli scopi dell'associazione che si occupa di handicap è provvisoria e destinata a subire modifiche? 5) se la scelta è provvisoria, risulta corretto l'atteggiamento dell'Amministrazione nei confronti di tale associazione, che vive l'illusione di una soluzione ai problemi occupazionali dei propri iscritti per poi veder vanificato ogni sforzo ed ogni impegno assunto nell'iniziativa? 6) se la scelta è definitiva tornerà in Consiglio comunale una «Variante al Piano Regolatore» che rivedrà la destinazione d'uso di una parte dell'area in questione? 7) in tal caso come verranno rispettati gli standard urbanistici dell'area produttiva-terziaria di via Torino? 8) a completamento dell'area si reperiranno altrove altri parcheggi al fine di soddisfare le reali necessità degli automobilisti che utilizzano la zona?

Oppure, al di fuori di ogni più logica e razionale aspettativa e con una decisoone assunta con metodo empirico: si è trattato di un pasticcio cui oggi si cerca di porre rimedio mettendoci un «tacun» alla meno peggio?

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