23 luglio 2003) Il
sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del
«Nuovo gruppo di Centro», letta la circolare che
compare da un paio di settimane in municipio, sopra la
bollatrice elettronica, che annuncia ai dipendenti una serie
di limitazioni d'uso della mensa comunale (la chiusura
«anche nelle giornate del venerdì» e
l'accesso imposto entro e non oltre le ore 13,30), compreso
per ultimo il provvedimento di chiusura «sine die»
per il periodo estivo (si potrebbe pensare, quindi, sino a
settembre od anche più), con conseguente ripristino
provvisorio dei buoni pasto presso i ristoranti
convenzionati; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato
per essere informato se la scelta di interrompere per
così lungo tempo un servizio -che era stato giudicato
essenziale e per il quale l'Amministrazione aveva assunto
decisioni impositive nei confronti dei propri dipendenti-
era stata preventivata e, in caso contrario, per quale
motivo tale decisione (che guarda caso coincide anche con il
periodo delle vacanze studentesche e con la probabile
chiusura di altri enti convenzionati) sia stata assunta, con
un danno per i dipendenti comunali che stanno lavorando e
lavoreranno ed una «caduta» d'immagine del
servizio, che non offre certamente buona impressione in chi
è convinto che una volta imposto dall'Amministrazione
-così com'è stato, senza alternativa- un
siffatto servizio debba essere assicurato con
continuità e senza alcuna interruzione.
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