(2 giugno 2003) Il
sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del
«Nuovo gruppo di Centro», preso atto dalla stampa
periodica locale che l'Amministrazione comunale, tramite la
Polizia municipale, ha finalmente individuato -dopo anni
(considerazione dello scrivente)- il responsabile della
discarica abusiva di strada Apparizione, cioé
«l'autore dello sversamento di una notevole
quantità di rifiuti [e di] detriti di ogni
genere che suscitavano l'indignazione dei cittadini»
(«Il Saviglianese», 29 maggio 2003), che dovrebbe
trattarsi di «una ditta del torinese che utilizzava il
posto per portarvi scarti di lavorazione e rifiuti
dell'ufficio» («Corriere di Savigliano», 29
maggio 2003), il cui titolare «rischia l'arresto da tre
mesi ad un anno o una multa da 2.500 a 25.000 euro»
(«Corriere di Savigliano», ibidem); tenuto conto
che lo scrivente, dopo quattro anni di interrogazioni, crede
di essersi rivolto all'Amministrazione -più o meno
inutilmente- almeno una decina di volte in proposito,
richiamandosi alla vergognosa, incivile e terzomondista -ma
neanche tanto, perché nel terzo mondo parte del
materiale abbandonato sarebbe stato riciclato autonomamente
da altri cittadini- situazione della discarica abusiva di
strada Apparizione; considerato che, a quanto pare, l'azione
della Polizia municipale e la multa paventata a nulla sono
servite, se a distanza di soli tre giorni dalla
pubblicazione degli articoli (fanno fede le immagini
fotografiche scattate il 31 maggio 2003) la situazione pare
essere tornata la stessa della settimana scorsa, o meglio
del 25 aprile, quando lo scrivente, con la propria
interrogazione n. 603 denunciava (ad oggi senza risposta
alcuna) la «grandissina quantità di immondizia
che ignoti hanno scaricato davanti, dietro e di fianco alle
due paline che indicano il divieto di versa» del sito
in questione, chiedeva (ad oggi senza risposta alcuna)
«se tutto ciò risulti ammissibile (nell'anno del
Signore 2003) in un paese che, come il nostro, pretenda di
ritenersi civile ed educato», denunciava (ad oggi senza
risposta alcuna) la «disattenzione comunale al problema
che dura sicuramente da parecchio tempo», indicava
(sempre senza risposta alcuna) «che non gli è
più sufficiente la solita risposta, nella quale viene
affermato che il Comune è impegnato settimanalmente
in un'azione di monitoraggio e ripulitura»; preso atto
di persona (con annessa documentazione fotografica probante)
che il materiale abbandonato negli ultimissimi giorni non
è quello stesso scaricato precedentemente (anch'esso
documentato fotograficamente e già trasmesso) che il
Comune ritiene doversi ad «una ditta di Troffarello che
utilizzava il sito per depositarvi i propri scarti di
lavorazione ed i rifiuti dell'ufficio» («Il
Saviglianese», 29 maggio 2003), ma bensì risulta
appartenere a ben altri abusivi, che oltre a prodotti
alimentari hanno pensato bene di abbandonare un frigorifero
(con congelatore), scarti edili, mobili da cucina, abiti,
rifiuti organici, materiali elettronici, faldoni da ufficio
(probabilmente con indicazioni anagrafiche), pezzi di auto
ed un'infinità di giochi per bambini apparentemente
funzionanti (che avrebbero fatto la felicità di
qualche piccino povero od anche reso più curioso il
banchetto di qualche venditore domenicale di un mercato
delle pulci), tutti appartenenti originariamente a soggetti
diversi (non certo la ditta di Troffarello) e depositati in
mucchi ben distinti nell'arco di una quindicina o ventina di
metri; ciò premesso interroga il Sindaco o
l'Assessore delegato per conoscere se, a parte gli
interventi di propaganda e le buone intenzioni espresse con
tiritere che i fatti hanno dimostrato perfettamente inutili,
l'Amministrazione comunale non si sente presa in giro da
coloro che se ne fregano altamente dei due cartelli di
divieto (uno, destino della sorte, per un po' di tempo,
addirittura scomparso o forse sommerso dalle immondizie),
delle due sbarre che interrompono il passaggio, delle multe
preannunciate, degli articoli di giornale e di tutte quelle
azioni che sarebbero state nel tempo rese operative e che
non hanno mai assolutamente impedito alla discarica abusiva
di strada Apparizione di essere ben fornita di materiali
abbandonati da ignoti con grande tranquillità e con
molta fantasia. Una domanda pare d'obbligo: e se si
trasferisse in tal luogo una sezione della vicina
piattaforma dei rifiuti di via Canavere?
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