LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO |
INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO |
(30 maggio 2003) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», informato da numerosi cittadini che nel corso dei lavori di ripavimentazione di via Miretti buona parte delle lastre in pietra di Luserna che caratterizzavano le storiche «rotaie» per il passaggio dei carri, allestite nell'Ottocento, sarebbe stata asportata dal sottosuolo, danneggiata e trasportata in discarica, mentre solo una minimissima e risibile parte è stata conservata e depositata a ridosso dell'inizio della strada; tenuto conto che in Savigliano l'eliminazione dell'asfalto -o la riasfaltatura- nel corso degli ultimi anni ha di fatto causato irreparabili danni alle vecchie pavimentazioni in ciotoli e lastre di pietra conservate sotto lo strato di bitume (se servono esempi basti citare a braccio via Ferreri, via Alfieri, via Tapparelli, piazza Cesare Battisti, piazza Sperino, ecc.); considerato che da tempo (sin con l'interrogazione n. 1 del 19 luglio 1999, e con numerose altre successive) lo scrivente sollecitava la pubblica Amministrazione ad occuparsi con raziocinio delle ripavimentazioni del centro -passo importante per una rilettura ragionata dell'intero centro storico-, utilizzando materiali rispettosi del contesto e delle preesistenze e realizzando, al fine di evitare inutili danneggiamenti (come il segnalato in questi giorni), irreparabili ed irreversibili, su materiali costosissimi e quasi introvabili, una mappatura e schedatura ragionata delle preesistenze del sottosuolo tale da facilitare ogni genere di intervento sul tessuto viario urbano; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere per quale motivo -se le testimonianze dei cittadini rispondono a verità- anche in via Miretti si sarebbero commessi gli errori di valutazione e di leggerezza che hanno già caratterizzato altri simili interventi. Chiede inoltre di conoscere -alla luce del fatto che prossimamente dovrebbero avviarsi i lavori di ripavimentazione, con i soliti cubetti di porfido che ben poco hanno a che vedere con le realtà storico-ambientali delle nostre zone, di via Grassi, piazza Cesare Battisti, via Beggiami e via Jerusalem, tutte strade che mantengono ancora nel sottosuolo le testimonianze di pavimentazioni ottocentesche- quale approccio sistematico con le preesistenze sarà adottato, al fine di evitare che nel corso di neppure un lustro vengano definitivamente distrutte -con la «benedizione» della pubblica Amministrazione e l'erogazione di finanziamenti da parte della Regione- tutte le presenze di selciati che sono sopravvissuti alla storia ed all'evoluzione cittadina, per circa due secoli, grazie alla loro non invadente presenza nel sottosuolo. |
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