LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO |
INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO |
(1 aprile 2003) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», informato con insistenza, da più persone e con periodicità ricorrente, circa un caso singolare e preoccupante che da oltre quattro anni (dal 1999) condizionerebbe la vita di una concittadina sfortunata, obbligata a sacrifici non comuni ed a cure continue per una circostanza di ipotetica insalubrità dell'aria, si è fatto carico di indagare ed accertare quanto segnalato, verificando che l'Amministrazione comunale, già ripetutamente chiamata in causa, risulta essere da tempo al corrente del caso. E cioè. In via Felice Cuniberti una saviglianese lamenta, producendo documentazioni mediche, che dal 1999 soffre periodicamente, e con sempre maggiore intensità, di intossicazioni ed allergie che sarebbero causate da una sua presunta ipersensibilità a polveri diffuse nell'ambiente e dalla presenza di alcuni laboratori nei dintorni, le cui emissioni potrebbero essere la causa dei suoi mali. In oltre quattro anni sono state numerosissime le visite specialistiche, con test allergologici, che la donna ha dovuto subire nei più svariati ospedali piemontesi. Con cure avviate e poi interrotte -in conseguenza a preoccupanti fenomeni allergici-, con cure tentate senza risultati e con sofferenze fisico-psichiche praticamente continue. La donna porta costantemente una mascherina sul viso, deve indossare i guanti se non vuol soppoprtare la parziale lacerazione della pelle delle mani, vive con tapparelle chiuse, finestre e porte sprangate, dorme in uno sgabuzzino ed è soggetta a vere e proprie intossicazioni con conseguenze fisiche disastrose -che alterano il livello di ogni esame medico- ogni qualvolta è destinata a subire le conseguenze di quelli che definisce eccessi di presenze di polveri e gas nell'aria. Del caso si sono già interessati l'Arpa e l'Ussl; i Vigili Urbani hanno effettuato sopralluoghi ed il Sindaco ha firmato Ordinanze comunali. Senza risultati che ad oggi possano apparire concreti. Alla luce di ciò lo scrivente interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per essere informato circa le conoscenze sul caso che l'Amministrazione possiede, invitando chi di dovere a trovare, se possibile, una soluzione duratura nel tempo, capace di alleviare le sofferenze della donna e restituire alla stessa quella fiducia che da tempo ha perso. |
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