(26 febbraio 2003) Il
sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del
«Nuovo gruppo di Centro», avendo appreso da un
articolo pubblicato da PMnet, «Periodico Multimediale
per la Provincia di Cuneo», che in via San Pietro a
Savigliano un bidone della spazzatura trova perennemente
collocazione in divieto di sosta, dinnanzi ad una cabina
elettrica, impedendo l'accesso a chi, addetti alla
manutenzione o vigili del fuoco, dovesse necessitare con
urgenza di accedere al locale; avendo sorriso di fronte alla
proposta -sempre dello spesso periodico web- di multare il
cassonetto (che è munito di ruote come un'auto), non
sul parabrezza (perché non ce l'ha) ma direttamente
al suo interno (perché la multa «tanto carta
è»); avendo valutato come ripetutamente, nella
sua veste di Consigliere comunale, ha dovuto occuparsi con
interrogazioni -comprensibilmente senza grande passione ed
entusiasmo- dei cassonetti delle immondizie, collezionando
appunti ed immagini fotografiche relativi a situazioni che i
residenti hanno ritenuto irrazionali o dannose al traffico
od alla vivibilità delle zone interessate, e
più precisamente a casi constatati in via Suniglia,
via Claret, piazza Molineri, corso Marconi, via Stevano,
piazza Schiaparelli, via Aires, via Nicolosino, corso
Vittorio Veneto, viale del Sole, via Assietta, via del
Pascolo, via Dovo, viale Gozzano, via Monte Grappa, via
Sant'Andrea, piazza Pietà, via Trento, corso
Indipendenza, piazzetta Baralis, corso Caduti per la
Libertà, via Pellico, piazzetta Arimondi, via
Beggiami ed altri -che al momento sfuggono-, oltre
naturamente quello citato da PMnet; interroga il Sindaco o
l'Assessore delegato per sapere se un così alto
livello di scontento porti a meditare che effettivamente,
qualcosa, nella collocazione dei bidoni della spazzatura nel
centro cittadino, non funzioni e, in tal caso, se si pensi
di razionalizzare il servizio cercando di optare per quelle
soluzioni che, nel rispetto della salute del cittadino,
della vivibilità della zona, della viabilità
automobilistica e del lavoro degli addetti ecologici
incaricati della raccolta, possano in qualche modo risultare
ottimali e funzionali assicurando il servizio ed
accontentando il più possibile l'utenza.
|