LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(20 febbraio 2003) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», tenuto conto che il giorno 13 ottobre 2001 lo scrivente presentava all'approvazione del Consiglio comunale -senza costo alcuno per la comunità- un «Regolamento per il miglioramento dell'illuminazione...» (cosiddetto «Regolamento contro l'inquinamento luminoso»), che non solo non veniva messo all'Ordine del giorno del Consiglio ma non veniva neppure portato in discussione in Commissione (e a tutt'oggi non è ancora minimamente stato esaminato); considerato che in data 16 maggio 2002, con l'interrogazione n. 415, sempre lo scrivente, alla luce della trasmessione all'Unesco ed all'Onu dell'appello di scienziati ed astronomi di tutto il mondo affinché il cielo notturno venisse considerato «patrimonio dell'umanità», chiedeva di sapere quale fine avesse fatto la propria proposta di Regolamento ottenendo risposta vaga ed approssimativa; preso atto che a partire dal 13 ottobre 2002 (giornata nazionale contro l'inquinamento luminoso) l'Amministrazione comunale di Savigliano è stata fatta oggetto di lettere che sollecitavano l'approvazione del Regolamento provenienti da tutta Italia (Novara, Boves, Monza, Modena, Ottiglio, Roma, Legnano, Milano, Salerno, Tarquinia, Viterbo, Siena, Pennabilli, Padova, Casole d'Elsa, Vittorio Veneto ed altre numerose città) e da ogni genere di cittadino (studioso, archeoastronomo, astrofilo, docente universitario, astronomo, ma anche soltanto appassionato di un cielo pulito e splendente), anche autorevole (Pierantonio Cinzano, Silvano Tocchet, Diego Bonata, Silvano Minuto, Alessandro Dulbecco ed altri), e che numerosi organi di stampa nazionali si sono interessati alla difficoltà saviglianese ad occuparsi del problema e ad approvare il Regolamento in questione; tenuto conto che oggi a Roma, in Palazzo San Macuto, i Democratici di Sinistra, la Sinistra ecologista ed i Gruppi Ds-Ulivo (che rappresentano poi l'espressione nazionale del Governo saviglianese) hanno organizzato un convegno dal titolo «Prevenire e ridurre l'inquinamento luminoso» (tra i relatori anche Cinzano e Bonata, autori anch'essi di lettere di sollecito inviate al Comune di Savigliano), con lo scopo precipuo di insediare un «Comitato Consultivo di esperti e tecnici per la rapida approvazione di una normativa nazionale di prevenzione e riduzione dell'inquinamento luminoso»; considerato che ovunque, ormai, l'argomento è posto all'ordine del giorno ed affrontato con l'attenzione che merita, mentre a Savigliano (che nell'ottobre del 2001 avrebbe potuto essere il terzo Comune italiano a fornirsi di un simile strumento di razionalizzazione e controllo della luce notturna) la proposta di Regolamento giace abbandonata in qualche cassetto; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se è intenzione o meno di questa Amministrazione -a prescindere dalla posizione di minoranza occupata dallo scrivente, presentatore della bozza di Regolamento- considerare l'inquinamento luminoso come fenomeno da combattere e prevenire e, di conseguenza, cominciare ad esaminare il documento in questione -che, primo fra tutti i Regolamenti discussi in questa tornata amministrativa, sarebbe costato nulla- prevedendone entro breve la sua discussione in Commissione e successivamente l'approvazione in Consiglio comunale.

 

(6 marzo 2003) In aggiunta all'interrogazione n. 569 presentata in data 20 febbraio 2003 si fornisce il testo della risoluzione che l'on. Valerio Calzolaio ha presentato in data di ieri alla Commissione Esteri della Camera dei Deputati (firmata in modo trasversale da Parlamentari di numerosi Gruppi). È un atto molto importante per porre il problema dell'inquinamento luminoso al giusto livello di attenzione politica in vista del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea e si aggancia strettamente alle diverse iniziative riguardanti l'appello al Consiglio d'Europa per la protezione del cielo notturno.

Cordiali saluti

Luigi Botta

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CALZOLAIO - RISOLUZIONE IN COMMISSIONE III (Esteri)

Considerato che

- il fenomeno dell'inquinamento luminoso è ormai diffuso al livello mondiale e, in modo particolare, nell'ambito territoriale del continente europeo;

- la situazione è particolarmente peggiorata negli ultimi anni e oltre il 90% della popolazione europea e americana vede il cielo notturno con pochissime stelle e tonalità giallo-arancione, una nebbia luminosa causata da luce eccessiva e mal direzionata, con danni ambientali, sociali, culturali, scientifici, emotivi e sprechi energetici ed economici;

- in Italia e anche in altri Paesi della Comunità Europea sono state prese iniziative regolamentari e legislative volte a limitare questa grave forma di alterazione del cielo notturno;

- una seria lotta all'inutile dispersione di luce verso il cielo stellato, generata dall'illuminazione esterna, comporta anche indubbi vantaggi in ordine alla riduzione dei consumi energetici, peraltro auspicata e richiesta dal Protocollo di Kyoto per contenere l'emissione di gas serra;

- già l'UNESCO nel 1992 ha promulgato la Dichiarazione dei Diritti delle Generazioni Future in cui viene espressamente sancito il diritto alla conservazione del cielo, in tutta la sua purezza;

- sono stati lanciati vari appelli ai Governi mondiali per la salvaguardia del cielo notturno;

impegna il Governo

a proporre in sede UNESCO il cielo notturno come patrimonio dell'umanità;

ad agire in ogni sede internazionale, in particolare durante la Presidenza italiana della UE, affinché il cielo notturno venga dichiarato e considerato un bene ambientale da tutelare al fine di consentire alle generazioni presenti e future la possibilità di continuare a conoscere, studiare e ammirare il cielo stellato e i suoi fenomeni.

Roma, 5 marzo 2003

Onn. Valerio Calzolaio, Luana Zanella, Alberto Michelini, Ugo Intini, Agazio Loiero, Giovanna Melandri, Gregorio Dell'Anna, Marina Sereni, Laura Cima, Pietro Folena, Fabrizio Vigni, Famiano Crucianelli, Marco Boato, Valdo Spini, Landi di Chiavenna

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