LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(13 febbraio 2003) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», raccolte le voci che darebbero per certa la vendita a privati cittadini, da parte dello Stato, dell'edificio, strutture e terreni appartenuti all'ex tiro a segno di via Canavere; tenuto conto che l'Amministrazione comunale, in qualità di confinante, possedeva per legge un diritto di prelazione che non sarebbe stato esercitato; considerato che un importante progetto di sviluppo della zona prevedeva, con l'acquisizione dell'area in questione, la creazione di un complesso territoriale destinato a svilupparsi secondo finalità fieristiche, così come imposto dagli investimenti già intrapresi ed ampiamente consolidati, che il mancato acquisto di fatto impedirebbe; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se le voci rispondono a verità. Cioè se il Comune non ha esercitato il diritto di prelazione e, pertanto, se il progetto originale che prevedeva un ampiamento dell'area fieristica ha subito trasformazioni, e per quale motivo.

LA RISPOSTA

(3 marzo 2003) [...] Il Comune di Savigliano non ha ritenuto opportuno di esercitare il diritto di prelazione de quo in quanto:

- L'area in questione non riveste interesse -anche nell'ottica da Lei prospettata- in quanto attualmente collocata in zona sottoposta a vincoli idrogeologici-fluviali.

- Il prezzo di aggiudicazione -euro 102.100,00- non è stato, comunque, ritenuto congruo sulla base di valutazione fatta dagli uffici tecnici comunali, anche in funzione dei vincoli sopra citati. L'Assessore Enzo Gullino

LE CONTRODEDUZIONI

(10 marzo 2003) La risposta dell'Assessore mi sembra essere particolarmente chiara: l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno non esercitare il diritto di prelazione sulla vendita da parte dello Stato dell'ex poligono di via Canavere. Ciò, mi par di intendere, significa la trasformazione radicale del progetto di area fieristica che una precedente Amministrazione aveva individuato -prima con 90.000 e poi con 120.000 metri quadrati, comprensivi anche dell'ex poligono- proprio nella zona di via Canavere ove a giorni verrà inaugurata la Fiera della Meccanizzazione Agricola (testimonianze ne sono i contributi richiesti alla Regione, le pagine e pagine di informazioni pubblicate dai nostri settimanali ed un plastico che sino a pochi mesi ha fatto la spola appoggiato qua e là nei corridoi dell'ultimo piano del Municipio). Progetto che risale ad undici anni or sono e per il quale la «Milano pubblicità» di Cuneo aveva affidato lo studio progettuale all'architetto Franco Barbano. Forse solo i disattenti potevano non intuire la trasformazione, probabilmente in atto dopo l'individuazione del terreno -proprio nel tratto più appetibile dell'area- ove costruire la nuova caserma dei Carabinieri. Quella dei «vincoli idrogeologici-fluviali» (che verranno meno nel momento in cui verrà finanziata ed attuata la messa in sicurezza del Mellea) mi sembra una scusa che non regge.

L'importante è sapere, smentite a parte, quali siano veramente le intenzioni dell'Amministrazione comunale.

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