LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(9 febbraio 2003) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», sollecitato con insistenza a prendere visione dei manifesti affissi abusivamente sui tabelloni delle pubbliche affissioni, collocati in modo da coprire parzialmente o completamente altri manifesti, ufficialmente autorizzati e soggetti al regolare pagamento della tassa comunale per le affissioni ed al relativo versamento del dovuto alla società incaricata; constatato che detti manifesti (firmati dal «Centro Documentazione Autogestito Babylon») sono numerosissimi, non presentano alcun timbro con data di scadenza, anzi riportano con evidenza grafica la scritta «Attacchiamo questo manifesto [...] senza pagare tasse d'affissione e senza chiedere permessi»; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere, a prescindere dal contenuto degli stessi (tutti, a Savigliano, comprese le Associazioni di volontariato e gli Enti pubblici o collegati, pagano la tassa d'affissione, nella misura totale o ridotta, se consentita), se il Comune intende avvalersi della facoltà di far rispettare il proprio «Regolamento per l'applicazione dell'imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni per l'effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni», ed in particolare gli artt. 25 e 26 («Obbligo della dichiarazione» e «Casi di omessa dichiarazione»), l'art. 41 («Sanzioni tributarie ed interessi»), e l'art. 42 («Sanzioni amministrative»), che nello specifico al capo 1 sottolinea che «Il Comune è tenuto a vigilare sulla corretta osservanza delle disposizioni legislative e regolamentari riguardanti l'effettuazione della pubblicità», appellandosi alle norme della Legge 24 novembre 1981, n. 689, riferendo in seguito gli importi relativi alle violazioni commesse e l'obbligo dell'applicazione di ulteriore sanzione amministrativa, che in caso di recidività, vale a dire «in presenza di più violazioni contemporanee» -come nel caso in questione-, deve essere «espressa al massimo».

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