LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO |
INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO |
(26 dicembre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», rilevato che la progressiva conclusione delle aree di corso Isoardi destinate ad essere abitate ha, via via, portato al compimento delle opere primarie quali illuminazione, asfaltatura delle strade, creazione dei passaggi pedonali, sistemazione delle aiuole spartitraffico, completamento dei giardini con messa a dimora di alberi, semina dei tappeti erbosi, costruzione dei giochi per bambini, ecc., da parte delle imprese che hanno impostato ed eseguito i lavori edilizi; tenuto conto che detti interventi hanno contribuito a rendere più piacevole e vivibile l'intera zona fornendo un'immagine di completezza precedentemente inesistente; si fa portavoce delle istanze della maggior parte dei residenti che lamentano un profondissimo senso di fastidio e di incomprensione nel dover rispettare la viabilità così come impostata attualmente e cioè: una banchina centrale impone l'uso di corsie alternate con traffico a senso unico, nell'uno o nell'altro senso; tale banchina nel tratto che interessa il corso è lunga oltre 220 metri lineari senza alcuna interruzione; il traffico proviene nella quasi totalità da via Torino o corso Matteotti (non certamente da via Raviagna, che inoltre con la nuova viabilità da piazza Sperino subirà un'ulteriore riduzione di traffico) ed imbocca corso Isoardi in direzione Est-Ovest; sul lato destro, a favore di traffico, esistono quattro villette mono o bifamiliari, il giardino e la pista da hockey; sul lato sinistro, a sfavore di traffico, trovano collocazione numerosi edifici a più piani che ospitano uffici e centinaia di abitazioni, la quasi totalità (non meno di 2-300 persone) dei residenti del corso; per raggiungere casa ed uffici chi abita sul lato sinistro è obbligato a percorrere gli oltre 220 metri di strada a senso unico, ad affrontare il dosso posto ad incrocio, a compiere un'inversione ad «U» (che non sempre è possibile con unica manovra) con le auto parcheggiate sui rispettivi lati destri dei sensi unici, a riporcorrere indietro il senso opposto di marcia per 100, 150 od anche 200 metri prima di avere l'accesso ad abitazioni ed uffici; lo stesso iter deve subire chi transita in bicicletta (tranne che scelga di affrontare il lato sinistro di marcia in senso vietato od approfitti dei marcipiedi riservati ai pedoni), mentre il pedone può disporre di un abbuono parziale grazie all'uso dei marciapiedi (che non impongono un unico senso); ciò premesso interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se non si intenda trovare una soluzione funzionale alla viabilità della zona, così come già avviene nel tratto iniziale dello stesso corso Isoardi, in corso Matteotti o in corso De Gasperi, impostati nel medesimo modo con banchina centrale, che sono strutturati con numerosi tagli nella banchina stessa ogni qualvolta sul lato opposto di marcia trova collocazione un incrocio, un passo carraio o l'ingresso ad un edificio condominiale. |
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