LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO |
INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO |
(18 dicembre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», si sente costretto ad investire la pubblica Amministrazione di una questione che riguarda un buon numero di concittadini che lamentano un quotidiano disservizio. La storia, così come raccontata, ha dell'incredibile. Il vecchio detto «va come una barca nel bosco», che ben rappresenta il senso forzato di un pessimo funzionamento, ben si attaglia alla questione che interessa la nostra città. Dal 2 novembre, in piazza Vecchia, è cambiato il servizio fornito da «Posteitaliane». I circa trecento nuclei (famiglie, uffici ed esercizi commerciali) che abitano questo tratto di centro storico, si sono visti sostituire improvvisamente la persona che da lungo tempo consegnava loro la corrispondenza, porta a porta, e che pertanto conosceva, senza il rischio dell'errore, tutti i residenti. Il portalettere di sempre, che aveva in dotazione l'ormai tradizionale motocicletta, raggiungeva col proprio mezzo ogni portina, ogni buca delle lettere, ben sapendo come comportarsi anche in caso di indirizzi non sempre dettagliati e corretti. Il nuovo portalettere, ahimé, in servizio a scavalco (deve «coprire» anche una parte della frazione Levaldigi), è chiamato a consegnare la posta con l'autovettura che ha ricevuto in dotazione. Sì, proprio con l'autovettura! L'unico guaio è che il luogo di lavoro è interamente ed esclusivamente in una piazza che tutti ben sappiamo trattarsi di una piazza a traffico pedonale. Il destino della sorte vuole che le vie laterali e circostanti, via Tapparelli, piazza Cesare Battisti, via Alfieri, via Cambiani, via Gandi, via Miretti, via Sant'Andrea, via Beggiami e via del Teatro (per non dimenticarne alcuna), la maggior parte delle quali a traffico misto, siano state mantenute al vecchio portalettere. Il nuovo dipendente, ignaro (per mancata conoscenza) della particolare viabilità del centro saviglianese, sembra che più d'una volta sia riuscito ad introdursi con il mezzo di cui dispone nell'area pedonale, collezionando pure una contravvenzione di rito. Le difficoltà di parcheggio -soprattutto per chi, come in questo caso il portalettere, deve continuamente accedere al materiale depositato in auto- sono notevoli: trattandosi, -tutto il circondario della piazza- di area con parcheggio a pagamento, il dipendente di «Posteitaliane» deve usufruire di aree disponibili dcecisamente fuori mano. A tal punto che, così pare, nel mese e mezzo di trasformazione del servizio, l'incaricato alla distribuzione della corrispondenza sarebbe cambiato più volte, con un disservizio evidente ed una crescente insoddisfazione da parte degli utenti. Ciò premesso lo scrivente interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se sono al corrente di quanto sta succedendo quotidianamente in piazza Santa Rosa e se le lamentele, che numerose sono giunte alle sue orecchie, nello stesso modo hanno varcato i muri del Palazzo. Chiede anche di sapere quali iniziative siano già state intraprese per evitare che ulteriori problemi possano sollecitare nuove e forse più decise proteste e, in caso nulla si sia fatto, chiede che l'Amministrazione intervenga con urgenza presso la Direzione cuneese di «Posteitaliane» affinché venga trovata per la consegna della posta in piazza Vacchia una soluzione razionale ed appropriata al tipo di viabilità che caratterizza l'antico centro saviglianese. |
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