LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(6 novembre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», raccolti già da tempo gli insistenti malumori di tutti coloro che, non solo saviglianesi, vedevano e vedono nel consorzio «Terre dei Savoia» -presentato a suo tempo dall'Amministrazione comunale saviglianese come il grande toccasana per uno sviluppo a tuttotondo della cultura e del turismo locale- non tanto lo strumento di sviluppo decantato quanto un peso inutile o l'ennesimo «carrozzone» costruito per distribuire incarichi; preso atto che il problema dell'attività di questo organismo, già oggetto di critiche e di prese di posizione raccolte e riportate da numerosi organismi di informazione (fossanesi e saluzzesi) gravitanti nelle aree interessate dall'attività dei 21 Comuni aderenti (da Benevagienna a Casalgrasso, da Caramagna Piemonte a Villafalletto), ora è stato sollevato anche dalla stampa periodica saviglianese, che ha preso atto della non improbabile decisione racconigese di distaccarsi polemicamente da tale consorzio; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se il consorzio «Terre dei Savoia», così come era stato immaginato e poi voluto, ha risposto adeguatamente, con l'attività promossa, ai compiti ed alle finalità che il Consiglio comunale saviglianese aveva sollecitato approvandone l'adesione. Nella convinzione che tale organismo, disponendo della gestione di risorse artistiche, ambientali, ricreative e culturali possedute in grande quantità dalle città aderenti, debba essere in grado di promuovere con vigore e convinzione le attività dell'area interessata, chiede inoltre di sapere per quale motivo gli sforzi di promozione e di gestione del patrimonio vengano realizzati e distribuiti a pioggia -così come è facile rilevare dalla miriade di manifestazioni che si tengono ormai con insistenza da passare sovente inosservate- tra enti ed associazioni diversi (Ente manifestazioni, Deik, Artea, Terre dei Savoia, Marcovaldo, ecc.) che apparentemente sembrano agire senza coordinamento e con evidenti sovrapposizioni, a tal punto da apparire sovente ai cittadini come organizzazioni apertamente in conflitto tra di loro.

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