INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(20 ottobre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», premesso che mesi or sono tutti, indistintamente, hanno lodato e positivamente giudicato l'operazione condotta a termine dai Carabinieri della Compagnia di Savigliano che ha portato al recupero ed al sequestro di migliaia e migliaia di oggetti d'arte di provenienza incerta, già oggetto di incauti acquisti, di furti in pubbliche e private collezioni, in musei ed in edifici religiosi; tenuto conto che si è trattato, sulla base delle cronache dell'epoca, di una delle operazioni di più vasto respiro e di maggior recupero mai portate a termine in Italia; considerato che le opere recuperate sono state messe a disposizione per mesi, presso i locali della caserma dei Carabinieri di Savigliano, di coloro che negli anni scorsi avevano subito e denunciato furti, affinché potessero essere riconosciute, individuate e restituite ai legittimi proprietari; preso atto che molte opere -ma in quantità ancora modesta rispetto al totale- sono state restituite agli aventi diritto, ma tante, ancora, giacciono nei locali della caserma in attesa che i legittimi proprietari sollecitino richieste di consegna; preso atto che detto patrimonio di storia ed arte del passato -soprattutto subalpine-, qualora non venga ritirato dalle proprietà verrà disperso sul territorio nazionale (in parte riconsegnato a chi, incautamente o a seguito di furti, ne aveva ottenuto la proprietà, ed in parte assegnato ad Enti ed Istituzioni disseminate sul territorio); interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se non è possibile sostenere presso le Autorità competenti l'ipotesi che le opere poste a suo tempo sotto sequestro possano rimanere a Savigliano (eventualmente in attesa che altri legittimi proprietari, ritardatari, abbiano l'opportunità di prendere visione del complesso recuperato e documentare le loro proprietà), in deposito od in esposizione -temporanea o permanente- presso il Museo civico, arricchendo così il patrimonio di storia ed arte che l'istituzione museale saviglianese già possiede.

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