LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(17 ottobre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», premesso che la salvaguardia del cittadino dalla presenza dell'amianto -silicato fibroso responsabile di malattie respiratorie polmonari, di effetti cancerogeni e di altre numerose conseguenze sulla salute umana- rappresenta una delle battaglie che hanno caratterizzato decenni e decenni di prevenzione e di tutela; considerato che le fonti normative nazionali e comunitarie che riguardano l'argomento, a partire dal Decreto Ministeriale 31 luglio 1934, attraverso centinaia di leggi, note, circolari, direttive, regolamenti, sino a giungere al decreto 20 agosto 1999, hanno ampiamente fornito indicazioni sui comportamenti che, a qualsiasi titolo ed a qualunque livello, le Amministrazioni, pubbliche o private, i datori di lavoro, i singoli cittadini, devono avere qualora riconoscano o rilevino tossicità generalizzata causata da elementi in fibro-cemento utilizzati nelle diverse specificità, vale a dire lastre per coperture, tubi, rivestimenti isolanti, condotte, canalizzazioni, pannelli, canne fumarie od altri tipi di manufatti; tenuto conto che il decreto ministeriale del 6 settembre 1994 detta norme e metodologie per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie, la circolare ministeriale del 12 aprile 1995, n. 7, estende la validità del sopracitato decreto anche agli impianti tecnici nei quali è presente amianto o componenti contenenti amianto. In particolare la circolare si sofferma sugli interventi di manutenzione straordinaria e programmata degli impianti tecnici e sugli interventi di bonifica generalizzata degli impianti stessi. Il decreto regola anche un aspetto molto importante nella prevenzione contro le fibre di amianto aerodisperse, visto che il 75 per cento di questo prodotto era utilizzato nel settore edilizio; tenuto conto che la valutazione dei rischi si deve sviluppare attraverso una analisi dello stato in cui si trova il materiale contenente amianto; tenuto conto che per quanto riguarda le scuole, in particolare, le Asl devono effettuati sopralluoghi conoscitivi in tutte le strutture edilizie per verificare la presenza, nei locali interni ed esterni, di materiali contenenti amianto o sospetti tali e lo stato di conservazione delle superfici; constatato che parte del tetto delle Scuole Medie «Marconi» -per la falda rivolta a Sud- e la quasi totalità della copertura della Scuola Media «Schiaparelli» risultano all'apparenza realizzati in lastre ondulate (rispettivamente di colore rosso e grigio) che potrebbero sottintendere l'uso di cemento amianto; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se le scuole citate posseggono una copertura contenente amianto cemento, se sono stati compiuti recentemente sopralluoghi per verificare il livello di eventuale tossicità delle lastre in fibro-cemento (visto che sono anni -per la «Schiaparelli» addirittura 28- che tali coperture sono state relaizzate); se gli eventuali sopralluoghi e controlli hanno dato esito negativo o positivo e se si intende, ed in quali tempi, provvedere alla manutenzione straordinaria degli immobili in questione con bonifica finalizzata all'adeguamento della normativa mediante la rimozione della copertura in lastre di cemento amianto.

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