LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(12 settembre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», sollecitato più e più volte, con insistenza, con motivazioni diverse, con giustificazioni concrete, tanto economiche quanto umanitarie, da numerosissime persone, a prendere posizione in relazione alla situazione nella quale si trovano i lavori per la realizzazione della nuova piastra del Pronto Soccorso dell'Ospedale «Santissima Annunziata» di Savigliano, lavori avviati poco meno di una decina di anni or sono e giunti in mezzo a difficoltà e tribolazioni ad interrompersi brutalmente più o meno tre anni fa concedendo all'abbandono di strutture portanti -e tamponamenti in muratura- l'aspetto che si può facilmente immaginare, con elementi in cemento che si stanno ormai sfaldando, strutture rese inqualificabili dalle intemperie e divenute di fatto fatiscenti, alberi (un salice di vaste dimensioni domina la rampa d'accesso al blocco dei servizi e non è cresciuto con la bacchetta magica, in un giorno, due o tre) ed alberelli sorti ovunque e divenuti per necessità stabili elementi di un paesaggio che, tra reti metalliche di cinta, strutture a maglia colorate, box e macchinari arrugginiti, elementi provvisori ed oggetti trascurati, denuncia abbandono e rovina qualificandosi purtroppo (per chi lo osserva dall'esterno ma anche e soprattutto per chi ne prende visione dai piani alti del nucleo principale dell'ospedale) per un intervento intimamente legato alla struttura -e quindi anche all'attività- del nosocomio saviglianese; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere quali iniziative amministrative e politiche l'Amministrazione locale -nelle sue competenze e nel suo livello di influenza e di coinvolgimento- intenda avviare o promuovere nei confronti della Regione Piemonte e della Direzione Generale dell'Ospedale affinché tale situazione, ormai al limite di una degenerazione da tutti considerata come avviata o come data per scontata (mentre altri lavori interessano le strutture del complesso ospedaliero), possa trovare una soluzione (che non sia quella di lasciare tutto com'è per poi prevedere o considerare nell'ipotesi di un ulteriore futuro declassamento dell'ospedale anche lo stato di fatiscenza dell'edificio mai concluso) che possa ritenersi ottimale per la città e favorevole per le ipotesi di sviluppo del nosocomio e del servizio che lo stesso è in grado di fornire alla popolazione dell'Asl. Non escluso, qualora manchino idee e strumenti operativi concreti -o comunque non si riesca a raggiungere gli obiettivi prefissati-, l'iniziativa di interpellare e coinvolgere il rosso e grosso Gabibbo per offrire alla cronaca di «Striscia la notizia» anche un piccolo spaccato della nostra Savigliano che non funziona.

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