LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(7 settembre 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», considerato che i lavori di consolidamento del Maira finanziati dalla Regione interesseranno per buona parte il tratto urbano del corso d'acqua, quello che nella quasi totalità è occupato dal parco fluviale e rappresenta un vero e proprio «polmone» di verde, costruito negli ultimi trent'anni, che ha arricchito in modo notevolissimo l'ambiente naturale cittadino; tenuto conto che l'argomento relativo alla «messa in sicurezza» del fiume è all'ordine del giorno da tempo ed è già stato oggetto di riunioni, dibattiti, revisioni e di interventi a diversi livelli, con sollecitazioni a ripensare l'intero progetto relazionandolo all'impatto che la sua realizzazione avrebbe e avrà su Savigliano; tenuto conto che la popolazione, seppure l'argomento appaia di primaria importanza per la gestione del territorio urbano, risulta essere all'oscuro di ogni decisione e soprattutto non è stata messa al corrente in modo organico e razionale di quanto la città sarà chiamata a sopportare a seguito di detto intervento di «messa in sicurezza»; all'oscuro di come l'Amministrazione intenda interpretare l'intervento salvaguardando della città quegli aspetti che maggiormente caratterizzano il tragitto urbano di uno dei tre corsi d'acqua che ne solcano il territorio; consapevole del fatto che l'origine di Savigliano nel luogo in cui si trova sia dovuta soprattutto alla presenza del Mellea a e del Maira i quali, oltre a proteggere la città ad Est e ad Ovest, rappresentano una fonte inesauribile di ricchezza (culturale, sociale, economica, ecc.) coltivata ed attualizzata nel corso dei secoli; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere:

a) quando è previsto l'intervento promosso e finanziato dalla Regione Piemonte;

b) quale tratto urbano del Maira è interessato dai lavori di «messa in sicurezza» del corso d'acqua;

c) quale impatto si prevede l'intervento possa avere sull'attuale sviluppo del parco fluviale e sugli edifici che sono stati realizzati a ridosso del corso d'acqua;

d) quale trasformazione, e con quali conseguenze, è destinata a sopportare l'area adiacente il Maira, comprensiva non solo di sponde ed aree boschive, ma anche e soprattutto di ponti;

e) come si è preparata l'Amministrazione a subire un intervento imposto di tale portata, che dovrebbe risultare massiccio e proprio per ciò trasformare radicalmente una realtà territoriale di fatto consolidata da secoli di costante stabilità.

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