(28 luglio 2002) Il
sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del
«Nuovo gruppo di Centro», considerato che in corso
Vittorio Veneto, sui marciapiedi già attrezzati a suo
tempo da un gran numero di dissuasori, sono state effettuate
le tracciature che individuano e distinguono gli spazi
pedonali da quelli ciclabili, trasformando il marciapiede in
una somma di linee e segni, anche infantili (piedoni e
biciclette); tenuto conto che l'area riservata ai ciclisti
è la più modesta ed è caratterizzata
dalla presenza fortemente sporgente di tutte le panchine del
corso, che la interrompono ad ogni piè sospinto
creando (se si pensa a chi potrebbe star seduto con le gambe
allungate o accavallate) veri e propri ostacoli, pericolosi
tanto per chi intenda riposarsi quanto per chi pensa di
percorrere la pista in tutta sicurezza; interroga il Sindaco
o l'Assessore delegato per conoscere se tale soluzione
appare la più razionale e, soprattutto, come si pensi
di far convivere un situazione che non solo è anomala
ed anormale, ma è decisamente pericolosa ad
immaginarsi ed ovunque (al di fuori di Savigliano)
improponibile.
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