(29
giugno 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere
comunale del «Nuovo gruppo di Centro», informato
dell'atto di vandalismo che qualche ignoto ha compiuto nella
notte tra il 28 ed il 29 giugno ai danni dell'edera
decennale che cresce sulla parete Sud dell'ex chiesa
conventuale di San Domenico; verificata la consistenza
dell'operazione vandalistica, compiuta non certo da qualche
scalmanato perditempo ma da qualcuno che, organizzato e con
molto tempo a disposizione, è riuscito a danneggiare
il rampicante in alcuni punti sino ad un'altezza di una
decina di metri (per una lunghezza di quasi cento metri),
tranciando sezioni di tronco del diametro di 5-7 centimetri
(probabilmente anche utilizzando corda e mezzo meccanico per
poter strattonare sufficientemente la consistente struttura
arborea) e trascinandosi appresso intonaci e mattoni
dell'antico muro della ex chiesa; interroga il Sindaco o
l'Assessore delegato per sapere se, a parte il lavoro di
ripulitura della strada compiuto in mattinata,
l'Amministrazione ha pensato di considerare tale gesto di
particolare gravità nei confronti di un patrimonio
(che oggi è l'edera ma domani potrebbero essere i
lampioni, dopodomani le panchine, le cabine del telefono, le
auto parcheggiate e così via) che appartiene alla
comunità e che per questo motivo -oltreché per
la piacevolezza e la singolarità che offre al
paesaggio urbano- deve essere tutelato e salvaguardato da
mani purtroppo deficienti e da cervelli troppo limitati.
Chiede inoltre di sapere se la proposta avanzata con
l'interrogazione n. 428 dell'11 giugno 2002, relativa ad
altri atti di vandalismo serali (conseguente
all'interrogazione n. 423 del 3 giugno 2002 avente per
argomento altri vandalismi notturni), riguardante l'ipotesi
di utilizzo serale -e se il caso anche notturno- del
Presidio Mobile dei Vigili Urbani, per un controllo accurato
ed efficiente della città, è stata presa o
meno in considerazione.
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