LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(24 giugno 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», premesso che in data 18 novembre 2001 lo scrivente presentava un'interrogazione (la numero 293) nella quale si informava circa l'eliminazione del ponteggio e l'interruzione dei lavori di ripristino della facciata dell'edificio scolastico di piazza Molineri, ottenendo dall'Assessore Lorenzo Morello, in risposta, che «i lavori verranno ripresi nella prossima primavera e sarà, naturalmente, a carico della ditta appaltatrice provvedere a proprie spese al montaggio delle attrezzature necessarie per il completamento dei lavori»; premesso che in data 27 gennaio 2002 lo scrivente presentava altra interrogazione (la numero 349) nella quale si faceva portavoce delle lamentele di alcuni cittadini circa il persistere, dinnanzi alla facciata interrotta, di un mucchio di sabbia cintato da una rete plastificata di colore rosso, alla quale il medesimo Assessore, fuori tema, rispondeva che «come ho già avuto modo di precisare i lavori di tinteggiatura del fronte della scuola Media sono stati sospesi a causa delle condizioni atmosferiche. La ditta è già stata sollecitata a riprendere i lavori appena le condizioni lo permetteranno»; considerato che la primavera è trascorsa, le condizioni atmosferiche sono cambiate radicalmente e la facciata, insieme a quel che rimane del mucchio di sabbia cintato con la rete rossa plastificata, continua imperterrita a presentarsi nel suo aspetto afono e slavato, caratteristico dell'opera incompiuta o, meglio, abbandonata -esattamente come tre stagioni fa-, ponteggi a carico o meno della ditta appaltatrice; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere il destino della facciata in questione. Se l'estate, a scuole chiuse, quindi senza disturbo per studenti ed insegnanti, sarà foriera di buone notizie, oppure bisognerà attendere oltre, magari la brutta stagione, per poter poi prevedere ragionevolmente che i lavori, perché siano duraturi nel tempo, debbano prevedersi con la stagione bella. E così via, stagione dopo stagione.

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