(2
giugno 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere
comunale del «Nuovo gruppo di Centro», considerato
che qualunque città si preoccupa di offrire a
chiunque entri in essa, attraverso le strade principali,
un'immagine piacevole, ridente, accattivante ed ordinata,
utilizzando a questo scopo aiuole fiorite, arredi
particolari, situazioni architettoniche prefigurate,
fontane, ecc., evitando comunque di mettere in mostra
elementi che possano apparire negativi o fortemente
negativi; tenuto conto che l'ingresso in Savigliano
attraverso l'incrocio di via Suniglia incontra
nell'immediato -tanto per i residenti quanto per gli ospiti-
lo slargo con via Paolo Dovo, decisamente segnato da grande
trasandatezza dovuta alla presenza di ben otto contenitori
per l'immondizie e per la «differenziata»; tenuto
conto che i cassonetti in questione, per la loro posizione,
si impongono a prima vista come elementi caratterizzanti del
paesaggio urbano saviglianese; interroga il Sindaco o
l'Assessore delegato per conoscere se non si intenda in
qualche modo porre rimedio alla situazione, magari creando
apposita isola ecologica in area leggermente meno visibile,
oppure sottoponendo i cassonetti a quinte di verde in grado
di mascherarli, affinché gli stessi non appaiano
più, per residenti ed ospiti, come un brutto senale
di degrado e disordine cittadino.
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