LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO |
INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO |
(16 maggio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», tenuto conto che la settimana appena trascorsa è stata caratterizzata in tutta Italia dall'impegno ufficiale ed istituzionale a favore della promozione della sicurezza stradale, con iniziative che hanno coinvolto le pubbliche istituzioni, le realtà scolastiche e l'associazionismo in una costante e qualificante collaborazione con le forze dell'ordine; tenuto conto che a Savigliano si è concretizzato l'intervento più significativo della provincia di Cuneo con lo svolgimento di un convegno organizzato dal locale Rotary Club al quale hanno preso parte, in qualità di relatrici, tutte le componenti direttamente interessate al problema (Amministrazione comunale, Amministrazione provinciale, Amministrazione regionale, Amministrazione statale, Prefettura, Provveditorato agli studi, Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, Arma dei Carabinieri, Polizia Stradale, Diocesi di Torino), oltre ad una folta rappresentanza di pubblico, anche giovanile (espressosi con qualificati interventi), proveniente da tutta la «Granda»; preso atto che la nostra provincia rappresenta purtroppo, in Italia, l'entità territoriale nella quale si verifica il maggior numero di incidenti ed in proporzione si assiste ad una mortalità altissima, la più preoccupante d'Italia; tenuto conto che Savigliano ed il suo territorio di influenza rappresentano -in folle controtendenza nazionale- il luogo ove, percentualmente, tanto per incidenti mortali quanto per numero di morti e di feriti, la già altissima media provinciale addirittura si raddoppia, a tal punto da divenire di fatto l'area d'Italia con la più alta mortalità in assoluto (14 nel 1997, 18 nel 1998, 16 nel 1999, 21 nel 2000 e 28 nel 2001); considerato che molte morti si potrebbero evitare se gli automobilisti si attenessero al rispetto delle leggi ed in particolare indossassero, come previsto, le cinture di sicurezza; tenuto conto che l'interrogante, oltre ad aver recentemente sollecitato iniziative promozionali -non accettate- di forte impatto sull'automobilista, si è già occupato del mancato uso delle cinture di sicurezza nelle interrogazioni n. 185 e 225, presentate rispettivamente il 16 aprile ed il 15 luglio 2001, nelle quali si denunciava che la media degli automobilisti in regola transitanti in città era di poco superiore al 20 per cento; verificato recentemente che la situazione è ulteriormente peggiorata e la già modestissima media si trova ora in modo preoccupante al di sotto del dieci per cento; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere cosa stia facendo l'Amministrazione comunale per far rispettare una legge dello Stato e per tentare, con soluzioni preventive, di ridurre il terrificante numero dei morti che la città ed il territorio sacrificano annualmente al dio autovettura.
Questi i dati rilevati nel corso di quattro controlli effettuati personalmente, in ore diurne e giorni diversi, all'incrocio di piazza del Popolo tra via Saluzzo-corso Roma e via Alfieri-via Torino. Giovedì 9 maggio 2002, dalle ore 11,21 alle ore 11,35: su cento autovetture transitate solo i conducenti di sette di esse indossavano la cintura di sicurezza; Domenica 12 maggio 2002, dalle ore 17,50 alle ore 17,57: su cento autovetture transitate solo i conducenti di sei di esse indossavano la cintura di sicurezza; Martedì 14 maggio 2002, dalle ore 9,30 alle ore 9,46: su cento autovetture transitate solo i conducenti di tredici di esse indossavano la cintura di sicurezza; Giovedì 16 maggio 2002, dalle ore 20,41 alle ore 20,58: su cento autovetture transitate solo i conducenti di sei di esse indossavano la cintura di sicurezza. |
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