LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(12 maggio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», considerato che a lungo, tanto in sede di Commissione quanto in assemblee pubbliche, l'argomento relativo all'inquinamento elettromagnetico ed alla stesura del Regolamento delle emissioni cittadine è stato dibattuto, sviscerato, considerato, analizzato, anche alla presenza di tecnici e di realtà cittadine (vedi radioamatori e residenti in aree «calde») particolarmente interessate; tenuto conto che ogni passo del Regolamento è stato approfondito con grande attenzione al punto da soddisfare anche la minoranza, che ha contribuito all'approvazione dello stesso con voti favorevoli unanimi; considerato che in ogni riunione, alla presenza dell'arch. Paolo Dotti, è stata esaminata una cartografia utilizzata per stabilire le aree urbane ed extra urbane ove era possibile od impossibile installare impianti per la trasmissione in radiofrequenza o di stazioni radio-base per la telefonia mobile; tenuto conto che Regolamento e planimetria (presentata come allegato B all'argomento) sono stati approvati in prima battuta dal Consiglio comunale del 19 luglio 2001 ed in seconda battuta dal Consiglio comunale del 9 agosto 2001 convocato d'urgenza per sopravvenute irregolarità; tenuto conto che nel corso delle riunioni preliminari tanto l'Assessore competente quanto l'architetto estensore del Piano hanno sempre considerato la torre civica come uno dei luoghi privilegiati (perché di proprietà comunale e perché esterna alle aree di rispetto previste dal Regolamento) per la collocazione di numerosi impianti radioelettrici di telecomunicazione per telefonia cellulare, a tal punto da far prospettare all'Assessore l'ipotesi che i consistenti introiti dal servizio -trattandosi di luogo d'arte- avrebbero potuto essere destinati alla tutela del patrimonio storico-artistico cittadino; tenuto conto che in seguito, in successiva pubblica riunione riservata ad alcuni gruppi di utenti e cittadini, sarebbero emerse difformità di valutazione nella scala delle planimetrie utilizzate per le stime d'impatto e per i calcoli relativi alla possibilità di nuove installazioni, a tal punto da rendere inutilizzabile la torre civica, sino ad allora -come più volte ribadito- considerata il possibile nucleo per la diffusione urbana dei «segnali» per la telefonia mobile; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se tale notizia, che trova diffusione in città in alcuni ambienti credibili ed informati, risponde a verità o trattasi di chiacchiere di poco conto. Se risponde a verità chiede però di sapere quale cartografia avrebbero approvato il primo ed il secondo Consiglio comunale, quale sarebbe oggi in uso e, nel contempo, per quale motivo -se la scoperta dell'ipotetico errore si fosse concretizzata in periodo successivo alle riunioni ed agli incontri ufficiali tra pubblici Amministratori- i Consiglieri comunali non sarebbero stati informati del sostanziale sopravvenuto cambiamento che avrebbe radicalmente trasformato gli intendimenti e convinzioni emerse nel corso della stesura del Piano e del Regolamento.

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