(7
aprile 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere
comunale del «Nuovo gruppo di Centro», immaginando
con quale immensa soddisfazione l'ingegnere civico Clodoveo
Cordoni, progettista dell'edificio realizzato dal 1887 al
1901 ed ospitante le Scuole Elementari Maschili di
Savigliano (poi trasformato su progetto dell'ingegnere Guido
Jaffe, a far data dal 1930, in sede municipale),
potrà considerare dall'«aldilà» la
irrispettosa e recentissima superfetazione in vetro e
metallo verniciato di verde, lunga circa 30 metri e
collocata all'ultimo piano del Municipio saviglianese, vero
e proprio budello aggiunto che sconvolge totalmente le
caratteristiche del corridoio monumentale alterandone i
rapporti e trasformando in banale e dozzinale l'impianto
formalmente elegante e ricercato del «disimpegno»
a vetrate dell'ultimo piano; considerato che solo
recentemente la minoranza consiliare aveva sollecitato
l'Amministrazione -con l'invito ad eliminare mobili,
tecnigrafi, scaffali, armadi ed altro abbandonati
casualmente e disordinatamente, per buona parte, a mo' di
magazzino ed ormai da lunghissimo tempo, nell'ampio locale-
a recuperare alla sua linearità ed alla sua naturale
eleganza l'immenso atrio-corridoio dell'ultimo piano;
interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se
l'operazione di superfetazione interna, essendo stata
effettuata su edificio pubblico realizzato in periodo
precedente ai cinquant'anni, abbisognava di regolare
autorizzazione da parte della competente Soprintendenza e,
in caso affermativo, se la Soprintendenza, interpellata, ha
fornito il proprio assenso a che l'intervento venisse
compiuto nei modi e nei termini coi quali è stato
portato a compimento.
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