INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(19 febbraio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», considerato che lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è diventato uno di quegli argomenti ai quali le pubbliche Amministrazioni stanno dedicando particolarissima attenzione -vuoi per l'aspetto ecologico che esso implica, vuoi per la non secondaria incidenza dei costi, ormai elevati, sulla comunità e sui singoli cittadini-, con impegni volti a contenere le spese ed a risolvere positivamente, senza impatti e senza inquinamenti, lo smaltimento ed il riciclaggio; preso atto che, stando alle dichiarazioni ufficiali ed alle informazioni raccolte, l'Amministrazione saviglianese pagherebbe 220 lire al chilogrammo lo smaltimento dei rifiuti solidi cittadini, scaricando sulla popolazione -in forma diretta od indiretta- l'intera spesa del servizio; rilevato che evidenti proteste hanno accolto a Cuneo l'aumento del costo di smaltimento (comprensivo anche di una quota ammortamento per la rimessa in funzione dell'impianto di riciclaggio e una quota di ammortamento per l'avviamento di «Ideagranda») da lire 87 a lire 103 al chilogrammo, di gran lunga al di sotto della metà dei costi saviglianesi; preso atto, da calcoli resi noti dalla stampa periodica provinciale, che quando gli utenti del Consorzio cuneese pagavano (poco più di un anno fa) in media 74,54 lire/chilogrammo per lo smaltimento dei rifiuti, quelli del Consorzio albese e braidese versavano la somma di lire 118,27 per chilogrammo, quelli del Consorzio monregalese 127,14 lire/chilogrammo e, infine, con grande sproporzione, quelli del Consorzio saviglianese e saluzzese ben 186,73 lire/chilogrammo; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere i motivi dell'enorme differenza nei costi di smaltimento tra i diversi Consorzi e quali iniziative l'Amministrazione saviglianese ha intrapreso o sta intraprendendo per rendere meno gravoso -sulla comunità e sulle singole famiglie- il costo dell'eliminazione dei rifiuti di propria competenza.

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