LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(12 febbraio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», premesso che già due volte lo scrivente, in tempi recenti, si è adoperato affinché la pubblica Amministrazione saviglianese si facesse promotrice di iniziative di difesa di un primato storico-culturale riconosciuto alla città, quello dell'introduzione della stampa a caratteri mobili in Piemonte, senza ottenere alcun risultato a fronte di iniziative esterne tendenti a sminuirne il valore ed il significato; tenuto conto che tale primato, già assegnatoci con profondo fastidio nel secolo scorso (all'epoca, in precedenza ed anche successivamente ampiamente sostenuto da un'editoria specializzata che a lungo ha evidenziato l'importanza di Savigliano nel settore), viene di tanto in tanto messo in discussione e soprattutto volutamente dimenticato o lasciato in disparte per individuare nuovi e diversi obiettivi; tenuto conto che tale primato, risalente al 1470 (documentato anche dall'epigrafe posta in via Stamperia nel 1901), è confermato con giusto rilievo al vol. XXXIII dell'Enciclopedia «Treccani», che nella tabella di pag. 898 ci pone tra le primissime città italiane ad aver introdotto l'arte innovativa, indicandoci anche come patria di quel Lazaro Soardi (ad vocem), o Isoardi, che ha introdotto a Venezia nuovi ed importanti criteri grafico-tipografici diventando uno dei capisaldi della cultura tipografica d'inizio Cinquecento; preso atto del programma del convegno «Dal manoscritto al libro a stampa» -a latere della presentazione di un primo allestimento del Museo civico della Stampa-, organizzato a Mondovì il prossimo 16 febbraio dal Comune, dalla Società di Studi Storici cuneese e dall'associazione «Amici di piazza», nel corso del quale una relazione autorevole (del dott. Andrea De Pasquale, della Biblioteca Nazionale di Torino) presenta i tipografi monregalesi Antonio Mathiae e Baldassarre Cordero come «i prototipografi del Piemonte», in questo ignorando i nostri Joannes Glim e Cristoforo Beggiami, stampatori in Savigliano due anni prima dei suddetti Mathiae e Cordero a Mondovì; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se l'Amministrazione comunale saviglianese intenda continuare nella sua indifferenza già ampiamente dimostrata, oppure ritenga opportuno adoperarsi con iniziative tese a rivendicare quel primato che ci spetta, che a livello culturale rappresenta forse uno dei momenti più eccelsi vissuti da una città, Savigliano, che in passato -così come dimostrato nel 1470- è stata in grado di competere con i più grandi ed importanti centri di qua e di là delle Alpi.

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