LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(10 febbraio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», facendosi portavoce delle numerosissime segnalazioni e lamentele ricevute da cittadini e conseguenti al ricevimento delle nuove cartelle di pagamento Tosap, innovate e rinnovate nei contenuti tassabili e tassati (e di conseguenza nelle somme da versarsi all'azienda addetta alla riscossione); interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere:

a) la nuova tassazione generalizzata per l'occupazione del sottosuolo e del soprassuolo presuppone -in caso di preesistenza dell'occupazione e di mancata denuncia da parte dell'interessato- l'applicazione dell'art. 20 del «Regolamento», cioè la soprattassa pari al 100 per cento annuale dell'ammontare della tassa moltiplicato per gli anni da cui è in vigore il suddetto «Regolamento» -con l'aumento dell'interesse semestrale del 7 per cento, tasso da usurai- oppure l'applicazione dell'art. 8, che prevede l'assoluzione ritardata, «in qualsiasi momento [con il versamento] di una somma pari a venti annualità del tributo»?;

b) il meticoloso censimento di tettoiette, copri ingressi e bocche di lupo -nonché scalini aggettanti od eventualmente «copertine» di muri di cinta o aggetti di muretti di modeste dimensioni- rientrano nel dettato specifico del «Regolamento» locale oppure sono da considerarsi esenti (visto che l'art. 9 del Regolamento prevede specificamente le occupazioni con condutture, cavi o impienati in genere)?;

c) l'arrotondamento della tassazione all'unità superiore (di metri quadrati o metri lineari) misurata fedelmente, previsto dal decreto Legislativo cui fa riferimento il «Regolamento» -e dal «Regolamento» stesso, all'art. 5- se può avere un senso, e scarsa influenza sul totale, per le grandi misure (decine e decine di metri lineari o metri quadrati), sulle quale influisce percentualmente in misura modesta, acquista il valore di una beffa sulle piccole misure, quando può addirittura incrementare del cento per cento -o poco meno- la tassa reale che il cittadino sarebbe chiamato a versare qualora non si precedesse ad alcun arrotondamento (vale a dire, per esemplificare, con un caso reale: m.q. 1,07 diventa m.q. 2). Si pensa che tale criterio di tassazione possa essere ritenuto equo e corretto?;

d) quale Funzionario -in quale data e con quale provvedimento della Giunta comunale in vigore- è stato nominato responsabile dell'organizzazione e della gestione della tassa, così come previsto dall'art. 21 del «Regolamento»?;

e) a chi deve rivolgersi un cittadino che per anni ha contribuito in eccesso al versamento della tassa e che per anni, nonostante i solleciti rivolti alla Società che gestisce la riscossione, non è riuscito a vedere concretizzato alcun rimborso, anzi ha dovuto continuare a versare, pur con profondo rammarico, un sovrappiù che ha ritenuto abusivo ed ingiusto?;

f) non si ritiene opportuno rivedere radicalmente il «Regolamento» approvato nel 1994, visto che lo stesso, così come strutturato e come impostato (il retro della «cartella» di pagamento, nell'informare i cittadini sugli obblighi cui sono sottoposti, lo ignora completamente facendo esclusivo riferimento al Decreto Legislativo nazionale), mostra deficienze in numerosi articoli e necessità di una diversa attualizzazione e di una più corretta razionalizzazione della tassa, soprattutto quando la stessa interessa la già tartassata proprietà privata?

TORNA A CASA