LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(27 gennaio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», premesso che con l'approvazione in Giunta della deliberazione n. 2 del 14 gennaio 2002 si è di fatto avviata la fase definitiva della realizzazione della rotonda veicolare all'intersenzione tra via Monte Bianco, viale Piave, via Bisalta e via della Morina, facendo proprii, nel dettaglio, gli elementi progettuali definitivi allegati alla deliberazione stessa; tenuto conto che il progetto prevede, oltre alla creazione di una viabilità rinnovata destinata sicuramente a risolvere le numerosissime difficoltà dello snodo stradale, anche elementi progettuali non proprio ortodossi, che un esame superficiale non indica certo come frutto di un ghiribizzo del progettista ma sicuramente come indicazione fornita dall'Amministrazione allo stesso; considerato che nel pieno dello sviluppo della rotonda, oltre agli innesti imposti dalla viabilità principale e secondaria, appare sul lato ad Ovest un'interruzione della linearità dell'elemento progettuale con un innesto stradale -che di fatto sospende la continuità del cordolo esterno- che diventa un vero e proprio passaggio per le auto destinato al nulla, o meglio al prato che costeggia il corso del Maira; considerato che la rotonda stradale -naturalmente non solo quella o quelle saviglianesi- deve rispettare alcune regole fondamentali e tra queste, in primo luogo, quella che ingressi ed uscite debbono essere agevolati secondo calcoli determinati dalle condizioni e dimensioni del manufatto, che nessuna interruzione della rotonda può essere conseguente ad un passaggio privo di invito e che viabilità secondarie o francamente inutili vengono evitate od indirizzate ad altri accessi precedenti o successivi; considerato che sembra veramente anomalo -ed anche pericoloso per il traffico interno alla rotonda- che lo sviluppo di questo importante snodo cittadino debba interrompersi per un doppio senso di marcia, di modeste dimensioni, che accompagni ad un prato (quando eventuali altri accessi, se indispendabili, potrebbero anticipare la rotonda su via Bisalta o posticiparla in quel tratto di tangenziale che precede il ponte sul Maira); interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere se tale indicazione progettuale è ritenuta necessaria dall'Amministrazione saviglianese e, in caso positivo, quali siano state le motivazioni fornite al progettista per prevedere un così irrazionale e pericoloso innesto in rotonda.

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