(8
gennaio 2002) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere
comunale del «Nuovo gruppo di Centro», esaminata
con profondissima curiosità la costruzione metallica
di discrete proporzioni che si erge al di sopra del tetto
della nuova mensa comunale; verificato che essa non solo
appare come un anomalo corpo luccicante che si osserva da
molto lontano e che danneggia il profilo di piazza Galateri
e dei confinanti edifici, ma addirittura assume un valore di
preponderante importanza ambientale trasformando un luogo
-ed una costruzione rifatta, la mensa, inserita
dignitosamente nel contesto- decisamente urbano, al limite
del centro storico, in un agglomerato di tipo periferico
industriale, dal volto compromesso e dall'impatto visivo ed
ambientale profondamente negativo; interroga il Sindaco o
l'Assessore delegato per conoscere se, al momento della
realizzazione dell'opera, si era a conoscenza della
necessità di erigere, al di sopra dei tetti e di
tutto, una siffatta costruzione, e per quale motivo la
stessa, pensata e studiata in origine o successivamente, non
abbia assunto la dignità che le spettava, tale da
essere considerata non come una volgare ed indecorosa
«baracca» da dimenticare sopra le orditure del
tetto ma bensì come una struttura architettonica vera
e propria -come un effetti è: da pensarsi come
rifatta, contemporanea, modernista, razionalista e chi
più ne ha più ne metta- degna di una qualunque
dignitosa e seria progettazione. Chiede pertanto che tale
obbròbrio venga eliminato, ripensato, progettato
seriamente e, se necessario, ricostruito nel rispetto del
contesto.
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