LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(11 dicembre 2001) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», coinvolto direttamente ed indirettamente da numerosissimi genitori e studenti degli Istituti superiori cittadini che hanno preso parte all'incontro di giovedì scorso, 6 dicembre 2001, presso il Cinema Teatro Aurora, o che hanno saputo del medesimo per interposta persona (cioè i figli studenti), e che hanno ritenuto fondamentale protestare per l'andamento dello stesso; informato sull'organizzazione della giornata da parte dell'«Osservatorio europeo sulla legalità e la questione morale» e sulla sponsorizzazione e promozione della stessa da parte della Città di Savigliano; entrato in possesso del materiale propagandistico distribuito nelle scuole ed indicante il tema dell'incontro -cioè «Le recenti riforme sulla giustizia: fra legalità e interesse collettivo»- ed i nominativi dei presenti sul palco -e cioè il prof. Sergio Soave, il dott. Bruno Tinti, il dott. Marco Travaglio, il prof. Elio Ambrogio e la dott. Zaira Mureddu-, il tutto ben impaginato sotto lo stemma del nostro Comune e l'indicazione «Città di Savigliano»; preso atto che, con caratteri evidenti, sul medesimo materiale divulgativo viene sottolineato in grassetto che «L'incontro ha finalità informative ed educative ed è privo di etichette politiche»; informato dell'assenza di buona parte dei relatori annunciati (presenti Travaglio, Ambrogio e l'Assessore Cristian Bosio, in sostituzione del Sindaco Sergio Soave); messo a conoscenza dell'indegno andamento dell'incontro, trasformatosi (senza controllo alcuno) in un attacco politico, a testa bassa, da parte del ben noto giornalista Marco Travaglio (già oggetto di polemiche nazionali per la pubblicazione di un suo volume e per l'intervento in una trasmissione televisiva), contro l'esecutivo nazionale, il suo premier, le scelte legislative introdotte ed adottate, con accuse violentissime nei confronti del governo, dipinto come un'accolita intenzionata a difendere i propri privilegi, il proprio passato e tutto un mondo di piccola e grande criminalità economica che gli starebbe alle spalle, a tal punto da trasformare un dibattito (che avrebbe dovuto essere informativo, educativo e rilasciare «un attestato ai fini del credito scolastico») in un comizio d'opposizione al quale l'unico relatore rimasto, il prof. Elio Ambrogio, tralasciando in parte i propri compiti istituzionali (illustrare con parole semplici le rogatorie internazionali, il falso in bilancio ed il rientro dei capitali), si è trovato costretto a tentare di controbilanciare la sbilanciatissima invettiva unilaterale contro il governo nazionale sostenuta da Travaglio; interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per conoscere:

• con quale criterio l'Amministrazione comunale ha affidato, in modo del tutto incontrollato, il compito di svolgere un ruolo istituzionale, finalizzato all'educazione giovanile, al dott. Marco Travaglio, già al centro di violentissime e vivacissime polemiche politiche nazionali;

• come ha potuto abbandonare un incontro così delicato alla gestione, definita da tutti inesistente, di un giovane Assessore che, dopo aver portato i saluti della massima autorità comunale, non è stato capace di svolgere alcuna funzione moderatrice o, comunque, in grado di sostenere con forza la necessità di una mediazione che sin dalle primissime battute si sarebbe resa più che necessaria;

• quanto è costata alle casse del Comune l'iniziativa suddetta;

• come pensa, l'Amministrazione saviglianese, di fornire ora agli studenti presenti in quell'occasione (convinti di prendere parte ad un incontro «privo di etichette politiche») la possibilità di conoscere democraticamente -come istituzionalmente avrebbe dovuto assicurare il Comune-, in nuovo ed ulteriore incontro, la versione politica contraria ed opposta a quella fornita dal dott. Marco Travaglio.

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