LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(14 aprile 2001) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo gruppo di Centro», premesso che oltre un lustro fa l'Amministrazione saviglianese, per lunghi anni, si è fatta carico di fornire gratuitamente, a qualunque cittadino ne avesse fatto richiesta, un numero ritenuto necessario di alberi di diversa essenza, dimensione ed età, che la Regione Piemonte metteva a disposizione; tenuto conto che detti alberi venivano consegnati alla popolazione nelle condizioni di provenienza dal vivaio di Chiusa Pesio oppure reimpiantati e maturati provvisoriamente in sito in un appezzamento di proprietà comunale interno al magazzino di via Giolitti; preso atto che sono ormai due anni che la Federazione della Coltivatori Diretti ha promosso, per la categoria che rappresenta, proprio in Savigliano e Cavallermaggiore, la distribuzione di alberi provenienti dal medesimo vivaio della Regione, alberi che variano in età e dimensione, raggiungendo addirittura i tre-quattro metri di altezza e gli otto-dieci anni di anzianità, e che quest'anno, in totale, con un successo che nessuno avrebbe potuto preventivare, la distribuzione ha interessato all'incirca le tremila unità; preso atto che in molti Comuni del circondario le Amministrazioni locali hanno provveduto ad analoga distribuzione ed altre, invece, hanno invitato la popolazione a prenotare di anno in anno il numero delle essenze ritenuto necessario (consegnato poi nella stagione della piantumazione per cura dell'Amministrazione stessa); interroga il Sindaco o l'Assessore delegato per sapere se è intenzione, o meno, promuovere anche in Savigliano analoga iniziativa e, in caso affermativo, quando si pensa di potervi dare inizio. Fa presente che simile operazione deve essere destinata a sollecitare nel cittadino -in un momento in cui, purtroppo, si assiste ad abbattimenti sovente ingiustificati ed indiscriminati- la cultura del «verde» (anche privato, oltreché pubblico), che sta alla base di quella trasformazione che la nostra generazione deve sentirsi costretta -tanto per sensibilità propria quanto per imposizione epocale- ad avviare, coinvolgendo in essa tutte le fasce e le categorie di cittadini, affinché il territorio abbia poco alla volta a riassumere, seppure solo parzialmente, le caratteristiche di un tempo, che facevano della boscosità diffusa l'elemento primario destinato ad assicurare la salubrità del luogo ed il rispetto assoluto nei confronti dell'ambiente e la sua conservazione, obiettivo oggi rincorso purtroppo da poche avanguardie e non assolutamente promosso e stimolato a dovere dalle pubbliche Amministrazioni.

TORNA A CASA