LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(29 agosto 2000) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo Gruppo di Centro», considerato che alcuni lustri or sono l'Amministrazione comunale stabilì di eliminare, con un intervento di scarsa sensibilità nei confronti di chi è cittadino ed è di religione diversa, il settore del camposanto riservato agli ebrei ed ai non battezzati, con la giustificazione che tale area risultava praticamente inutilizzata; verificato che tale settore, stabilito e realizzato a metà Ottocento in contemporanea con la formazione del nuovo camposanto, doveva essere utilizzato dalla Comunità ebraica ancora residente nel «ghetto», già allora però in numero inferiore al centinaio di unità; considerato che all'epoca della sua dismissione tale area ospitava alcune tombe ebraiche, pochi sepolcri riservati a neonati privi di battesimo, alcune sepolture occupate da militari legati ad altre religioni e deceduti nel locale nosocomio nel corso dell'ultimo conflitto bellico ed alcune tombe appartenenti ad agnostici alla religione che avevano per loro scelta deciso di non essere tumulati al fianco dei credenti; alla luce del fatto che nell'ultimo decennio la situazione a Savigliano è andata via via trasformandosi e la popolazione ha subito un fortissimo incremento migratorio in entrata di persone appartenenti a nazionalità, etnia, fede e confessione diverse dalla nostra, immigrazione che oggi somma più o meno ad un tre per cento della totalità dei residenti; interroga il Sindaco o l'assessore delegato per sapere se, con un'azione di rispetto, di civiltà e di grande sensibilità nei confronti di coloro che sono «diversi» dai residenti primitivi -per loro scelta, per tradizione, per convinzione o per chissà quale altro motivo, che da noi deve essere rigorosamente rispettato- e potrebbero anche ritenere offensivo e contro la loro morale e religione l'essere sepolti in un camposanto sin dall'origine pensato e realizzato per i credenti cattolici, non intenda ripristinare tale settore del nostro cimitero, tenuto in debito conto il fatto che oggi il fenomeno dell'appartenenza a confessione diversa, rispetto alla decisione ottocentesca di creare un settore riservato ai non cattolici, assume proporzioni di gran lunga maggiori.

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