LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(22 agosto 2000) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo Gruppo di Centro», in considerazione del fatto che la città di Savigliano, grazie ad una politica del «verde pubblico» che nel corso degli anni si è esplicata attraverso nuove acquisizioni di terreni e nuove plantumazioni, anche massicce, in aree adiacenti al centro urbano ed in particolare a ridosso del corso del Maira, acquisizioni e plantumazioni che hanno portato la città a possedere importanti patrimoni arborei che sono in molti ad invidiarci; considerata la bellezza, la complessità e la completezza del parco di via Sanità, un polmone di «verde» nato con le tante «feste degli alberi» dei primi decenni del dopoguerra, parco che risulta poco conosciuto dagli stessi saviglianesi e fortemente sottoutilizzato per gli scopi cui dovrebbe essere destinato (la soluzione non è certamente l'utilizzo ad accampamento di nomadi, come avvenuto recentemente, o ad area ospitante la festa della birra, come successo un triennio fa); interroga il Sindaco o l'assessore delegato per sapere se non intenda promuovere iniziative concrete per dare a tale area, ed a quelle vicine, a ridosso del Maira (acquisite in tempi più recenti), la dignità che loro spetta, cercando di riavvicinare la popolazione ad un patrimonio che è di tutti, che deve essere fatto conoscere, salvaguardato e trasformato in oggetto di particolare attenzione.

A tale scopo, senza la presunzione di possedere la soluzione, consiglia un intervento che altrove, in quelle nazioni che rispettano il verde più di quanto non facciano i governanti ed il popolo italiano, avrebbero adottato da tempo. La collocazione, in punti strategici, di panchine e tavoli in pietra adatti al picnic, debitamente corredati di cestini per i rifiuti e, qua e là, di fontanelle e vasche con acqua corrente. Tutta l'area, così arredata, dovrebbe poi essere evidenziata con apposita segnaletica collocata lungo le strade di scorrimento della città, affinché i turisti, anche quelli non italiani, possano usufruire nel corso dei loro viaggi di una sosta veramente tonificante, capace oltremodo di offrire una bella impressione della città di Savigliano, facendo loro immaginare, anche soltanto per un attimo, di trovarsi in un paese che non è quell'Italia quasi ovunque priva di aree attrezzate lungo le strade, ma in altro paese, forse il loro, dove la civiltà ed il rispetto verso chi viaggia hanno ormai da decenni imposto, ad intervalli regolari, non soltanto lungo le autostrade, ma anche sulle superstrade, sulle «nazionali» e sulle «provinciali», spazi di sosta debitamente e riccamente attrezzati. Un atto di civiltà.

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