LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(1 giugno 2000) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo Gruppo di Centro», alla luce dei provvedimenti assunti in data 30 maggio 2000 da questa Amministrazione nei confronti della direttrice della Biblioteca civica dott. Elda Mellano; interroga il Sindaco o l'assessore delegato per sapere:

• se risponde a verità il fatto che nella giornata di ieri alcuni operai hanno sostituito tre serrature (due esterne ed una interna) ai locali della Biblioteca di piazza Arimondi;

• se risponde a verità che le chiavi delle tre porte non sono più state consegnate alla direttrice dott. Elda Mellano, ma soltanto alla direttrice testè nominata, dott. Maria Grazia Castiglione, che assegnandole all'aiuto bibliotecario le avrebbe però negate alla sua collega di direzione non riponendole neppure nell'apposito armadietto destinato alle copie da utilizzarsi in caso d'emergenza;

• se risponde a verità che la direttrice dott. Elda Mellano, in data odierna, permanendo nei locali come sempre oltre le ore 13 (senza pesare con straordinario a carico dell'Amministrazione) sia stata allontanata dalla Forza pubblica, con un atto purtroppo degno di un regime totalitario;

• se affermativo, chi ha autorizzato la Forza pubblica ad intervenire;

• se affermativo, se tale comportamento è corretto nei confronti di una delle due direttrici di una struttura pubblica che si trova impegnata sul lavoro;

• se affermativo, quale sarebbe il posto di lavoro della direttrice dott. Elda Mellano, visto che viene allontanata con la forza dai locali della Biblioteca presso i quali dovrebbe prestare servizio.

Il sottoscritto chiede inoltre di sapere quale criterio si intende adottare, tenuto conto della decisione di destinare due direttrici ad altrettanti settori della Biblioteca, nel distinguere la Biblioteca di conservazione da quella corrente, visto che le due strutture appartengono a fondi misti, assolutamente non separabili (anche per clausole di lascito), e visto che una gran quantità di testi, seppure appartenti ad epoche recenti, viene di fatto considerata patrimonio destinato alla conservazione.

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