LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(9 febbraio 2000) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo Gruppo di Centro», considerata la periodica lamentela da parte di cittadini che risiedono nell'area Sud-Est di Savigliano in relazione allo stato di mancata pulizia di alcuni tratti adiacenti le vie pubbliche; sentite le rimostranze di chi ha dovuto liberare i proprii terreni o le strade, pubbliche o private, che conducono alle abitazioni, da detriti ed oggetti, anche molto abbondanti, abbandonati senza scrupoli da ignoti irrispettosi della pulizia dell'ambiente e dell'altrui proprietà; tenuto conto che alla data del 6 febbraio 2000 egli stesso ha constatato, sotto il cavalcavia della tangenziale per Alba in prossimità della strada per la frazione Canavere, la presenza di numerosissimi oggetti e materiali abbandonati, tra i quali: 2 lavatrici, 4 lavandini in ceramica, 21 bambole (una delle quali provocatoriamente appesa ai rami di un albero) e molti altri pupazzi, 1 bicicletta distrutta, 1 televisore, 2 porte e i pannelli di altrettante, 4 materassi, 1 cucina a gas con bombolone, 2 sedie, alcuni paia di stivali, un'infinità di giocattoli rotti, mobili da cucina in metallo e legno, e frammenti degli stessi, numerosi pezzi di autovetture, gran quantità di inerti edilizi; interroga il Sindaco o l'assessore delegato per sapere se l'Amministrazione comunale è o non è al corrente di questa situazione, che si protrae fastidiosamente ormai da alcuni anni; se la medesima Amministrazione, alla luce di ciò, non intende indagare sugli autori di tali indecorosi abbandoni (gli indizi sono quasi sempre riscontrabili) e perseguirli nei termini di legge; quando intende ripulire il terreno pubblico sottostante il cavalcavia, vero e proprio indegno spettacolo di scarsa attenzione al decoro del territorio ed all'ambiente circostante la città; se non ritiene utile organizzare una pulizia almeno settimanale per evitare che, col trascorrere del tempo, chiunque si senta autorizzato a scambiare per una «pattumiera» un terreno che è stato da qualcun altro fatto oggetto in precedenza di abbandono di immondizia varia. Chiede inoltre se il ripetersi di siffatti abbandoni, proprio in area adiacente alla discarica comunale controllata di inerti, verificatisi in epoca successiva alla realizzazione della stessa, non sia proprio da mettersi in relazione alla presenza della discarica pubblica. Vi è infatti da immaginare che i cittadini, seppure ben intenzionati al conferimento dei rifiuti nel luogo prestabilito, trovandolo probabilmente chiuso, perché aperto soltanto in orario limitato, e non potendo riportarsi a casa il materiale destinato alla discarica, non trovino di meglio che abbandonarlo lungo le strade private, nei prati o sotto il cavalcavia.

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