INTERROGAZIONE AL SINDACO DEL COMUNE DI SAVIGLIANO

(13 dicembre 1999) Il sottoscritto Luigi Botta, consigliere comunale del «Nuovo Gruppo di Centro», alla luce del fatto che già una precedente Amministrazione comunale (sindaco Remigio Galletto) si era adoperata -anche coinvolgendo un'azienda privata- nel ripristino e restauro dell'altare civico, che nella chiesa di sant'Andrea è dedicato a San Sebastiano, interroga il Sindaco o l'assessore delegato per conoscere se si intende ripristinare la festività di San Sebastiano come primaria per la città. San Sebastiano, infatti, risulta essere il patrono principale di Savigliano. Lo conferma il «Cerimoniale civico» in circostanza immediatamente successiva al 1717, ma lo evidenziano soprattutto i documenti che, tutt'oggi, seppure appartenenti a tempi trascorsi, rimangono ancor sempre in vigore. La devozione a questo santo -protettore dalle malattia epidemiche- risulta ufficialmente documentata in città sin dagli anni compresi tra il 1428 ed il 1439, quando il Comune erige un altare ad esso dedicato nella chiesa di sant'Andrea. Ad ogni successiva circostanza il santo viene richiamato come «patrono», talvolta accostato a San Rocco, talvolta a San Pietro e Paolo, a San Francesco di Sales, ai corpi santi di Benedetto, Giusto o Taddea od alla devozione della Sacra Sindone. Un documento a stampa del 1632, «Ricordo alli Ss. Ufficiali» (che si allega in copia fotostatica ridotta), codifica in modo chiarissimo ed inequivocabile questo patrocinio di San Sebastiano. Ad esso, il 20 gennaio, è dedicata una processione generale. Altra processione generale, alla quale a San Sebastiano si affianca anche San Rocco (insieme notoriamente protettori dalle pestilenze), si tiene l'ultima domenica di maggio, in seguito al voto fatto dal Comune nel 1521 e confermato nel 1630. È comunque del 23 aprile 1728 -onde evitare malintesi o fraintendimenti che in passato hanno caratterizzato la storia religiosa della città- l'Ordinato civico che stabilisce definitivamente l'elezione di San Sebastiano a patrono principale della città di Savigliano. Tali documenti, insieme a molti altri che qui non si citano ma che sono conservati negli archivi cittadini o riportati sulle pubblicazioni storiche locali, confermano al martire e santo trafitto dalle saette il privilegio di essere il patrono della città.

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