VOCI

 

Abito in una valle sotto Grasse

in una piccola villa circondata da cipressi.

Dietro di me si alzano le colline,

con le loro case appollaiate sotto il sole.

Sotto di me scorre l'acqua verde e fredda

del canale della Siagne,

Ogni mattina guardo la rugiada sugli ulivi

e mi domando quale nuova emozione può riservarmi la vita.

Ogni sera guardo le stelle

e mi domando se la notte porterà un temporale.

Mi fermo presso un rosaio per cogliere il profumo di un fiore.

Salgo il pendio di una collina e colgo una ciliegia selvatica.

Il mio viaggio è alla fine.

Mi dico che invecchiare in questo gelo è un piacere ineguagliabile.

Mi stendo sull'amaca,

odo il brusio lontano di una falciatrice meccanica,

e intanto sfoglio lentamente Il Giro del Mondo in 80 Giorni.

Odo lo stridere delle cicale e l'abbaiare dei cani.

Poi vado a sedermi vicino alla finestra,

bevo una tazza di caffè

e riprendo a scrivere.

La mia lotta senza fine per creare un capolavoro.

Poso la penna e ascolto un disco di Mozart.

Infine vado a letto e ascolto i grilli e gli usignoli.

Non ho più paura della solitudine,

della sofferenza o della morte.

Vedo i volti meravigliosi del passato

che si affollano intorno a me

ed odo una volta di più il mormorare di voci nella notte.

 

(Frederic Prokosch)

 

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