Juan Gelman
in un libro di versi schizzato
dall’amore, dalla tristezza, dal mondo
i miei figli hanno disegnato signore gialle
elefanti che avanzano sopra ombrelli rossi
uccelli trattenuti sul bordo di una pagina
hanno invaso la morte
il grande cammello azzurro
riposa sulla parola cenere
una guancia scivola
sopra la solitudine delle mie ossa
il candore vince
sul disordine della notte
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dopo aver amato
il tuo ventre illumina ancora l’oscurità
la stanchezza
la notte rifugiata nella stanza
il silenzio ha tremato per noi
come i piedi scalzi di quest’inverno di poveri
rimangono ancora tra le tue braccia
volti d’amore abbandonati
dopo aver amato
regrediamo al fuoco, alla furia
all’ingiustizia
nella città che geme come pazza
l’amore conta pian piano
gli uccelli morti contro il freddo
le carceri, i baci, la solitudine
i giorni che mancano
per la rivoluzione
.