Charles Bukowski
Preferivo ascoltare la musica alla radio,
così tornai nella mia stanza
accesi la radio, ma a quel punto
qualcuno si mise a battere sul muro
“spegni quell’affare, cazzo!”.
Nella stanza accanto
viveva un soldato con sua moglie,
presto sarebbe partito
per proteggerci da Hitler,
così spensi la radio.
A quel punto sentì sua moglie dire:
“non era il caso di trattarlo così”.
Il soldato rispose “Fottetevi!”.
Quella notte ascoltai la radio a un volume bassissimo
con le orecchie incollate alla cassa.
La guerra ha il suo prezzo,
la pace non dura mai,
e milioni di giovani sarebbero morti
in chissà quali posti.
E mentre ascoltavo la musica classica
li sentii fare l’amore con strazio
e disperazione, attraverso
Sostakovic, Brahms, Mozart
attraverso crescendo e climax
e attraverso il muro
comune delle nostre tenebre.
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